sabato, luglio 07, 2007

E’ arrivata l’estate, buone vacanze:


L’estate la stagione degli amori…aaah l’amour, le corse in bici, gli amici sotto lo chalet con il juke box eternamente acceso sul tormentone dell’estate. La coca-cola sul tavolo, le carte in mano, un pallone sotto la sedia ed un ghiacciolo da acquistare. I ritorni frettolosi verso casa, una madre incazzosa che aspetta invano ed un piatto di pasta fumante per te.

Oggi la situazione è leggermente cambiata. Ora sono dall’altra parte della barricata e questa stagione comincia a piacermi sempre meno.
Passeggio sul mio lungomare in compagnia di Little Buddha e mi accorgo che è arrivata l’estate non solo per il gran caldo ma soprattutto per la proliferazione di ragionieri in canotta multicolor deformata al livello dell’ampio stomaco, in orripilanti ciabatte in plastica e boxer scoloriti rigorosamente made in China.
Il colorito varia a seconda della loro frequenza in spiaggia dal bianco latte al rosa salmone, al rosso aragosta. Il 70% di loro ha sotto il braccio il mitico ombrellone da mare, rimediato occasionalmente a soli 20 euro dalla prima bancarella che hanno incontrato (convinti dell’affare fatto ed inconsapevoli che lo stesso li abbandonerà al primo colpo di vento che trascinerà l’ombrellone su qualche motopeschereccio in pesca al largo).
Al loro seguito flotte di bambini frignanti, caciaroni e capricciosi, ancor prima di metter piede in spiaggia. Seguono derelitte donne sfatte e rassegnate, con pignatte metalliche, o piatti coperti da strofinacci contenti l’irrinunciabile piatto di pasta per il ragioniere che non deve chiedere mai.
Con questo non voglio dire che tutte le persone che frequentano le spiagge siano di questa tipologia, no, non scherziamo, ma l'80% si!
Le consorti del c.d. ragioniere di spiaggia si dividono in 2 categorie:
1)Le Rassegnate, già descritte sopra;
2)Le Troglodite.
Queste ultime sfidano il sole come se fosse una battaglia personale. Armate di tutte le creme possibili ed immaginabili, affrontano la spiaggia, sfidando il tempo in cui riusciranno a rimanere stese a terra o su pericolanti sdraie, sotto il sole. Si fanno forza con la loro parlantina; in genere scelgono subito la vittima da tormentare, obbligano così il marito a piazzare l'ombrellone confinante con l'ignara vittima e con cui attaccheranno un bottone infinito. Non è importante poi che l'interlocutore segua ciò che dicono, ma che ci sia qualcuno a cui rivolgere la parola, da rincoglionire con una frequenza di 100 miliardi di parole al minuto.
Questa tipoligia spiaggifera femminile ha l'abitudine di aumentare ritmo di battute e tonalità di voce in rapporto all'aumento della temperatura e del caldo prodotto dal sole; in sostanza più soffriranno il caldo, più parleranno con rapidità e ad alta voce, come se ciò le aiutasse in quella sfida, per conseguire più rapidamente possibile la tanto sospirata e desiderata abbronzatura.
In genere questa categoria è rappresentata da commesse, segretarie di azienda, parrucchiere ed impiegate pubbliche (dati raccolti dai principali istituti di ricerca!! :-sisi).

Avevo già iniziato a soffrire la situazione della presenza di N.F.M.I.S. (ovvero Nuclei Familiari Mostruosi In Spiaggia) e sempre più negli ultimi anni ero andato alla ricerca della mia “isola della felicità”, l’angolo di paradiso, scarsamente frequentato da strani caciaroni e pittoreschi agglomerati umani. L’avevo trovato finalmente nel mio paese preferito. Anche il nome di quell’angolo mi ispirava bene: “Gli scogli di San Nicola”. E’ fantastico, spiaggia desolata, calda, soffice; si entra in mare e gli scogli si raggiungono passeggiando. La mattina presto l’acqua è limpida, i pesci sguazzano tra le tue gambe ed a te pare proprio di stare in un’isola deserta…..ecco....questo prima che si spargesse la voce!

Ora anche qui è arrivata l’invasione. Da qualche anno è giunto l'invasore con la sua carovana: "il ragioniere in canotta, il bimbo frignante e la consorte parrucchiera che rumina gomma in continuazione a bocca spalancata, impegnata nell’ennesima conversazione, ma con un’ottima acconciatura di capelli.

Per cui cari miei assidui e numerosi lettori, io preferisco starmene a casa a fare il baby sitter.
Si, vi sto scrivendo da casa, controllando che l’enorme ventilatore non smetta di ronzare e che il bimbo non smetta di ronfare, ma va bene così.
Da agosto tornerò a frequentare la mia isola e gli scogli di San Nicola, ma ci andrò alle 6.00 a.m. quando l’acqua è ancora incontaminata dai boxer tossici del ragioniere, la pipì del bimbo frignante e le cicche di sigarette della consorte! Per ora lasciatemi consolare con una bella fetta d’anguria fresca.

Buona Estate.

Saluts
Superfly

4 commenti:

Anonimo ha detto...

il vostro bimbo e' uno spettacolo!!!! complimenti!!!! :)

Unknown ha detto...

Ma grazie!!!

Oggi gli abbbiamo sfoltito un pò i capelli e fa morire dal ridere.

Firmati la prox volta! E torna a far visita!

Saluts
Superfly

Anonimo ha detto...

Ciao!!!
sono l'anonimo di prima :P
...ma Gaspare non lo hai mai visto?!
Un bacione a tutti e tre
Gisella

Unknown ha detto...

No!!

Detto tra noi, forse è una fortuna.. :D

Scherzo, penso di no. In genere vado ad intuito e difficilmente sbaglio e Gasp' penso sia un buon diavolo.

Ciao Gisella, torna pure a trovarci!!

Superfly