lunedì, marzo 29, 2010

Voto o Non Voto. Questo è il dilemma!



Salve gente,


è giunta la primavera, con qualche imbarazzo e un pò di ritardo, ma sembrerebbe sia finalmente giunta. A ricordarmi l'arrivo della bella stagione e delle belle giornate di sole però sono principalmente tre elementi che non sono affatto piacevoli:


1) La moglie si è messa in azione per l'ennesimo tentativo di rianimazione del giardino di casa, ovvero "la piccola bottega degli orrori" in cui tutto appassisce, anche il cactus del deserto. Giunge il fatidico sabato, giorno della settimana tanto sperato da parte di ogni componente caput- famiglia e invece di godere del meritatissimo ozio fine settimana, vede passeggiare nervosamente avanti -in dietro, avanti - indietro la propria moglie, armata di rastrelli, guanti e forbici e delle migliori intenzioni verso il manto giallo-verde del prato dinanzi alle finestre di casa.

Ogni suo passaggio che incrocia la mia postazione, Scrivania-Pc-Cazzeggio vario, è l'occasione per lanciarmi sguardi di fuoco. Veri e propri fulmini vengono gettati al mio indirizzo e, nell'eventualità che la mezza dozzina che mi ha lanciato nei primi dieci minuti e venti passaggi non abbia fruttato alcun risultato, eccola tornare alla carica, passandomi ora davanti alla finestra aperta e con l'aria corrucciata. Gli sguardi ora appaiono come veri e propri missili skud, sfidando una soglia, seppur bassissima, di sensibilità umana nei suoi confronti.

Alla fine cedo, ma più per la paura di eventuali ritorsioni nei miei confronti che altro.


"Mai mettersi contro una donna armata di rastrello e forbici" (John Wayne Bobbitt)


2) La primavera mi fa rimettere l'ora avanti sull'orologio, privandomi di una preziosissima ora in più di sonno. Certo, la cosa evidenzia l'effetto "giornate più lunghe e soleggiate, ma non è che la cosa poi mi aiuti ad alzarmi dal letto la mattina, soprattutto quando hai un pargolo elettrico che ha ancora la sua lancetta personale delle ore poste un'ora indietro e quindi al letto non ci và prima delle undici passate!


3) Il terzo effetto negativo dell'ingresso di questa prima vera però è rappresentato dalle elezioni regionali, il che aumenta il mio stato paranoico-ansioso e alla domanda di amici, parenti e conoscenti: "Che fai vai a votà??" Ecco, io non so cosa rispondere. Dilemma di non poco conto: Turarsi naso, orecchie e culo e votare il meno peggio o mandare a fare in culo tutti e godersi l'intera giornata in bicicletta sul lungomare della mia città? Far sentire il proprio peso come onesto ed orgoglioso comunista e dare una pedata in culo al nano malefico reo di una multitudine di reati prescritti o preparare i bagagli per fuggire all'estero? Questo è un vero e proprio dilemma...





Così per decidermi, prendo coraggio ed una mattina apro finalmente la cassetta della posta, un pò per necessità in quanto stava per esplodere, ed un pò per prendere deifinitivamente una decisione nel merito. Inserisco così coraggiosamente la chiave nella cassetta ed alla leggera pressione esercitata nella toppa, parte un boato e d'improvviso mi ritrovo immerso da una moltitudine di folgi e buste elettorali svolazzanti. Manco un trip di acidi renderebbe meglio quella atmosfera carnevalettorale. Mi si parano davanti agli occhi slogan estremamente fantasiosi e densi di ironia, tanto che mi viene da applaudire all'indirizzo dell'autore. Tra questi sono degni di nota:

a) Rappresentante della Lega Nord (nota: di una regione del centro sud! Sigh!): "Ora Basta!"

b) Rappresentante del Pd - "l'esperienza che conta" Si peccato che gran parte delle azioni che la rappresentano sono enormi cazzate.

c) Rappresentante del Pdl - "Il 28 e 29, vota Trenta". No, fanculizzo tutti e faccio 31!


Dopo l'ilarità ecco che arriva lo scoramento. Entro nel solito stato depressivo e mi chiedo come posso andare a votare con certi rappresentanti e che se decido di farlo, solito ricatto, è per non lasciare lo Stato nelle mani di delinquenti più interessati ai propri interessi che di quelli del Paese. In più ho la responsabilità morale di lasciare un posto migliore a mio figlio e alle future generazioni.




Sono consapevole che lo stesso scrupolo non se l'è fatto chi ora è al Governo e ha banalizzato reati di estrema gravità e responsabilità, grazie alla furbizia di mettere come Ministro il proprio avvocato difensore.


Allo stesso tempo sono arcisicuro del motivo per cui certi soggetti siano oggi al potere, perchè chi c'era prima non è stato in grado di assicurare giustizia, imparzialità, onestà, economia ed una altra marea di principi cardine per poter rendere stabile il Paese.


Quando leggo, quindi, che un rappresentante del centro sinistra per invitare gli elettori a votarlo, scrive tra i suoi slogan: "l'esperienza che conta", a me girano i coglioni di brutto. Primo perchè dopo un secolo ci sono le solite persone come rappresentanti.
Caspita, hai avuto la tua occasione? Hai fatto cose buone ed anche un bel numero di cazzate? Bene è ora di lasciar il posto a chi ha nuove idee, schioda il culo da sta cazzo de poltrona!
Perchè solo in Italia non si da spazio ad un bisognoso ricambio generazionale, relegando i giovani alle liste di mobilità o ad arrostire le salsicce alle feste dell'Unità??


Queste considerazioni mi fanno sprofondare così in uno stato catatonico ansioso-depresso-decadente.
Cosa fare?
Andare a votare?
E cosa?


Così qualche giorno fà, mentre ero in ufficio in orario di chiusura, suonano il campanello. Mi affaccio e vedo due mansuete dolci anziane. In un momento di profonda indecisione, convinto dallo stato affettuoso ed accogliente delle signore, decido di rivolgere a loro il quesito.
Peccato che si trattasse delle due rappresentanti più agguerrite e preparate tra i Testimoni di Geova. Hanno tentato invano di invitarmi al Tempio del Signore per parlare di Gesù Cristo. Dopo aver realizzato che non si trattava di un convegno elettorale del Pdl con Bondi a recitar poesie e Berlusconi immolato sulla croce, rivolgo a loro il quesito: "Si, va bé prometto che ci penso, ma voi domenica ci andate a votare? E se si, che votate?"


Non ci crederete ma son riuscito a metter contro tra loro due aguerritissime e tra le più preparate rappresentanti dei testimoni. Roba da far invidia al catechista cristiano più preparato della Regione. Le due appartenevano a fazioni politiche contrapposte solo che non ne avevano mai discusso, troppo impegnate a convertire la popolazione da uno stato di idiozia religiosa all'altro. Le ho lasciate così accapigliarsi su chi votare o cosa fosse meglio per...


Giunta la domenica, subivo i soliti sguardi di responsabilità morale della moglie, solo che stavolta l'obiettivo era "andare a votare per un futuro migliore per nostro figlio". Così mi son turato naso, orecchie e culo e ho adempiuto il mio obbligo come ogni volta, anche se ho preferito non compensare gli anni di esperienza di qualcuno che ancora ha il coraggio di esibire la faccia dopo secoli di poltrone.



Hasta la Victoria

Superfly

2 commenti:

fior di cactus ha detto...

Se le Testimoni di Geova sono arrivate fino al tuo ufficio a piedi . . . meritavano la tua piena conversione! ;-)

Certo che sta gente, con o senza esperienza, avesse almeno messo qualche euro nelle buste di propaganda . . . facevano qualcosa di veramente utile all'elettore! :-)

Son curiosa di vedere cosa succederà domani! :-)

Ciao, R

P.s. dopo aver sentito di quel marito che ha dato una badilata alla moglie, mentre discutevano in giardino, lascio la "giungla" intorno casa alle mani del Buon Dio! 'n zsi zsa mai!:-)

Unknown ha detto...

Ho visto i risultati.

Che tristezza! I soliti personaggi. In questa Regione non c'è voglia, ne coraggio di cambiare, almeno per la mia generazione.

Spero che il Piccolo Buddha cresca con altre prospettive e non ricordi nulla di questa Allegra Armata di Bracaleone.

Mah!