giovedì, aprile 08, 2010

Considerazioni di un infante nel pieno del suo percorso evolutivo



C'è una domanda che continua a ronzarmi nella mia piccola testa e che continuo di tanto in tanto a riporpormi ed è "come posso avere speranze di crescere se sono assistito da due neo genitori imbranati alla loro prima epserienza in fatto di prole?"

Il punto non è tanto trovare una valida risposta al quesito, quanto piuttosto "ma perchè proprio io?"

Me lo chiedo ogni volta inciampo, incoccio o mi scotto e alla mia espressione sofferente di sorpresa, anziché trovare una valida risposta al quesito, i miei occhi puntualmente incontrano la faccia impanicata di uno dei due veci.

Ripenso alle parole del papà Sup, in uno dei suoi rari momenti di lucidità: "Ricorda: nella vita sei te a scegliere la donna e gli amici, quindi puoi prendertela solo con te stesso. I genitori ed i parenti, quelli no, te li ritrovi appicciati addosso e te la puoi prendere solo col Padre Eterno, per cui io comunque non c'entro nulla!"

Nel frattempo è arrivata la primavera ed ho un desiderio sfrenato di passare buona parte di queste giornate soleggiate in spiaggia o in qualche parco a rotolarmi a terra, a correre o buttarmi a capofitto da qualche scivolo.

Il papone Sup. intanto ha rimesso in sesto quel ferrovecchio della sua bici e nella sua eterna parodia fantozziana, ha tentato disperatamente di gonfiare delle camere d'aria asciutte peggio di una pianta seminata in pieno deserto.

Lo vedevo diventare paonazzo, rosso e sudato a gonfiare energicamente quella gomma che non ne voleva sapere di aumentare di volume. Dopo un quarto d'ora di lavoro estenuante, durante il quale l'aria del garage era a dir poco irrespirabile, il Sup accorgendosi che il suo prodigarsi non era valso a nulla, iniziava con una seire interminabile di epiteti irripetibili lanciati al cielo. Afferrava così il tubo della pompa tirandola via con forza dalla camera d'aria e strappando completamente il tubicino dal cerchione della bici.

Dopo qualche secondo di sorpresa, in cui il vecio rimaneva stupito dell'evento, partiva con una filippica interminabile di insulti ed improperi peggiore della prima serie. La camera d'aria aveva deciso di abbandonarci. Così decideva che per quella giornata tutti i progetti di peregrinazione ciclistica erano rimandati alla giornata seguente, dopo il consueto passaggio dal ciclista. Ed io pensavo: ma se ci fossi andato prima? No eh?

Rimetteva la bici sul cavalletto e chiudeva la porta del garage, ma dopo qualche passo sentivamo un tonfo provenire da dentro. Il papone tornava indietro e riaprendo la porta del garage trovava la bici distesa a terra. Nel cadere però aveva deciso di rovesciarsi prima contro la macchina del papi, lasciando un bel ricordo visivo sul paraurti anteriore come prova di quell'inutile giornata particolarmente faticosa.
Alla vista della "firma" della bici, il Sup rimaneva nuovamente in uno stato di trans durato qualche secondo per poi ripartire con la terza serie di insulti ed aggettivi di varia natura scurrile ed alta percentuale di volgarità. Intanto a me risuonavano nella testa le solite due domande:

"Che speranze ho? e poi perchè proprio io?"




Nel frattempo, gli ultimi avvenimenti calcistici hanno reso il papone ancora più pesante di quanto non lo sia già. Da buon interista vede montature, congiure, e tentativi di destabilizzazione in ogni dove. Dice che c'è una congiura, un movimento massonico che non vuol far aggiudicare questo scudetto alla squadra nerazzurra. Dopo l'insperato risultato di Champions League di martedì pomeriggio, che ha visto il successo interista in quel di Mosca, in un momento di euforia tipicamente macho-calcistica, è corso fuori in giardino a petto nudo ed in mutande urlando slogan di dubbio contenuto sportivo all'indirizzo del pluri-odiato vicino, sfegatato juventino, che nel frattempo era attaccato al proprio apparecchio televisivo intento a gufare in favore della squadra straniera...humn... pardon della squadra russa (tanto è palese che entrambi i team sono rappresentati da giocatori stranieri).
La mamma scuoteva la testa in gesto di rassegnazione, ma intanto dentro di lei esultava perchè sapeva che l'apparente sorvolare sulle esaltazioni calcistiche del consorte, le avrebbe rinfacciate per il fine settimana, obbligandolo così a pagare pegno con l'attività di giardinaggio ( ndr Femminus Diabolicus").

Io? Bé io nel frattempo mi divertivo, perchè a prescindere dal presunto dubbio contenuto educativo del papone, una cosa è certa. E' estremamente vario, imprevedibile e divertente, per cui...Forza Inter !




Au Revoir

Little Buddha

2 commenti:

SCIUSCIA ha detto...

Sprattutto forza Inter.

Unknown ha detto...

Sciusciaaaaa

Smpre & sprattutto ! Aaah ah ah

che t'ho attaccato il morbo della disgrafia ?

A morte i gobbi maledetti e l'intera stirpe agnellesca!