venerdì, giugno 15, 2007

Il Famolo Dai




Mi trovavo quel dì a passeggiare allegramente per lo splendido lungomare della mia città, una ridente località della parte bassa delle Marche, caratterizzata da una popolazione mite ed in gran parte amabile, se non fosse stato per l’inevitabile presenza di quegli ambienti cattol-popolari.

Anche dalle nostre parti infatti, circolavano beoti festanti papà boys che inneggiavano il “family day”, urlando ed incitando la folla con slogan sulla bellezza e la purezza del matrimonio per la vita di coppia. Un paio di questi spinti dall’euforia della loro iniziativa, (un mio amico affermò che aveva saputo da fonte certa la notizia che tutta l’energia di quei ragazzi derivava dal consumo di droghe pesanti), vennero da me a propormi di svolgere attività promozionale per loro conto, appendendo uno striscione sul nostro passeggino. Il primo lo stesi con un gancio destro al mento, il secondo con un dritto che gli spiaccicò il suo bel nasino sottile da ricco borghese nazista.

Continuai così la mia piacevole passeggiata in compagnia del mio fedele aiutante Little Buddha e ci incamminammo per il Molo Sud, ammirando il panorama, sotto il nostro monumento preferito dedicato al Gabbiano Jonathan Livingston. Il sole ci splendeva in viso ed il caldo era sopportabile grazie ad una piacevole brezza marina, quando ad un tratto fummo interrotti da quell’idillio un’altra volta. Una figura comparve da dietro il monumento e richiamò la nostra attenzione.




Io serrai il pugno destro, pensando: "Se si tratta dell’ennesimo papà boys stavolta lo lancio direttamente in acqua e magari qualche enorme pantegana di porto lo divora con un sol boccone..." Rimasi stupito invece, di trovarmi di fronte niente poco di meno che un alto esponente politico locale. Ovviamente per la privacy e per il segreto professionale non riporto il nome, come anche da lui stesso espressamente richiesto.


La sua elezione aveva sbalordito un po’ tutti in città, lui compreso, tanto che la cosa lo fece sprofondare in uno stato di panico assoluto, di caos, di ansia da prestazione e di regressione cerebrale.

Da quel momento in poi, si giocò quel poco di credibilità che la popolazione gli riconosceva (?), quella sicurezza degli argomenti che in fondo, ma molto in fondo, aveva sempre avuto. Questo si desumeva dai discorsi che teneva in occasione dei numerosissimi dibattiti a cui partecipava e più aumentavano le sue presenze a manifestazioni, dibattiti e comizi, tanto più sprofondava il livello culturale dei suoi discorsi.




Tutti gli incontri con la cittadinanza inevitabilmente rimbalzavano sugli stessi concetti o per meglio dire sulle stesse quattro frasi buttate lì a casaccio che venivano costantemente ripetute.




Vi faccio un esempio:
“Occorre dar vita ad una sinergia di forze per dar risalto alle nostre risorse che abbiamo sul territorio per dare slancio al motore economico della nostra Provincia….”




Ecco, queste parole venivano costantemente ripetute circa un centinaio di volte per dibattito e la cosa più impressionante era il numero di manifestazioni a cui partecipava, anche quattro, cinque o sei al giorno, tant’è che qualche cittadino cominciò a sospettare si fosse clonato!!

Non ci credete?? In un giorno riuscì ad essere presente a:

a) Un matrimonio senza che nessuno lo avesse invitato. Il discorso anticipò il pranzo, tra l’altro in netto ritardo per le consuete foto celebrative degli sposi. Dopo circa tre quarti d’ora, per la precisione alle 15,00, quando anche il più mite ed anoressico degli invitati cominciava ad avvertire irresistibili languori dettati dalla fame, il nonno della sposa, un anziano di ottantotto anni veniva colto da un improvviso istinto omicida e tentava di troncare quella tortura senza fine aggredendo il nostro politico con una forchetta. Fu bloccato in tempo dalla sua scorta…

b) Alla gara del merletto a tombolo; In quell’occasione arrivò a parlare ad un gruppo di donne anziane, di cui la più giovane compiva 90 anni in quella settimana, dell’importanza della presenza dei Saraceni sulla nostra Provincia….

c) Alla inaugurazione della statua devoluta dal circolo culturale jaguarboys, figli dei Jaguars in onore dell’importanza della figura del vigile di quartiere.

d) Alla premiazione della gara di bocce del circolo “Giovannino Battiston’….

Ma non voglio dilungarmi, anche se di argomentazioni per farlo ce ne sarebbero davvero tante. Quella presenza non era casuale, mi stava cercando!! O per meglio dire, aveva sentito parlar tanto bene del Nuovo Monastero Buddista e voleva affiliarsi anche lui, sperava così di recuperare parte della sua funzionalità cerebrale.

Politicante: “oddio mio, Superfly, non capisco più una mazza, apro bocca e improvvisamente sparo cazzate e allora mi chiedo: ma chi sta dicendo questa marea di fregnacce?? Odiomio sono io!! Sarà perché non faccio più una mazza dal mattino alla sera?? Dici che il mio cervello sta regredendo ad un livello primordiale??



Superfly: “Non ne farei un dramma. Da quando ti conosco non è che il livello dei tuoi dibattiti sia poi sceso più di tanto. Il problema è che a forza di voler partecipare a tutte le manifestazioni possibili ed immaginabili, non hai più argomenti e soprattutto non stai facendo più una beata mazza a favore delle persone che ti hanno dato fiducia…



Politicante: “Cosa devo fare?? Sai oggi è tutto più difficile. Il clima politico è più infuocato, rispetto ad una volta. Qua l’opposizione alla prima vaccata ti fa il culo!!


E io mi sento come un cardellino scappato dalla gabbia e finito in una campagna piena di cacciatori inviperiti!!


La gente che mi ha votato, le vecchine soprattutto, mi fermano e mi chiedono: aooo ma che è sta storia de li pacccsss?? C’ho mio nipote che vo andà a vive cor compagno de banco…è tutta na zozzeriaaa tu che penszii??




E io che penso?? che penso che son centrista ma di sinistra, che son comunista ma praticante catechista.. Eccheccazz ma proprio adesso questi se ne dovevano uscire da Roma co sti Pacs?? Qua me gioco tutti i voti dei pensionati, anni e anni passati ad elemosinare voti presso centri per gli anziani, circoli ricreativi per anziani, bocciofili, bar, osterie; alla fine alla vecchia gli ho imbastito tutt’un discorso sui Saraceni…dopo mezz’ora porella me s’è addormentata in grembo, l’ho abbandonata su una panchina e sono scappato! CHE DEVO FAAREEE…AIUTAMI TUUUUU… LITTLE BUDDHAAAAA!!”




Proprio in quel momento passava di lì la famosa star locale Lola Poccioni, celebre in riviera per aver partecipato ad una sola puntata de: “Di che segno sei” sui pronostici dei segni zodiacali che si teneva alle ore 3.00 a.m. sulle reti della rai. Qualche giovane ubriaco locale l’aveva notata, svegliandosi di soprassalto dopo essersi addormentato dinanzi alla Tv, di ritorno da una sbronza ad una sagra enogastronomica della zona.
La tipa non era lì per caso, la conoscevo benissimo, come d’altronde tutta la parte maschile della riviera, e sapevo benissimo il suo modus procedendi. Stava braccando quel beota politicante da strapazzo. Cercava un nuovo sponsor per il futuro della sua lanciatissima carriera nel mondo dello spettacolo.

Lola la Pocciona: “Saaalve onorevolissimo, ma cosa fa da queste parti?? La trovo in ottima forma!!”

Da quel momento in poi notai che la regressione cerebrale del politicante prendeva un’impennata, un’accelerazione inarrestabile e capii che per il malcapitato non c’era più nulla da fare!

Politicante: “Oooh salve…come sta Signorina..Signorina, aspetti non me lo dica….Pocciona!”

Superfly: “No, no, sarebbe Poccioni, onorevole, Poccioni!”

Lola la Pocciona: “Lei non si impicci! Oooh le posso dire una cosa?? Gli uomini brillanti, prestanti come lei..uhmn…mi mettono sempre un certo entusiasmo!”

Fine ingloriosa di quello che fu un uomo politico di sinistra! A quel punto tutto quello che riuscì a dire fu:

Politicante: “Famolo Dai!..............Si HO TROVATO ! ! Ecco lo slogan!! FAMOLO DAI ! Farò fare striscioni, manifesti! Spille con questo slogan!! Famolo dai!! Rivolto a tutti i giovani, saranno la mia nuova spina dorsale votante!! Perché anche quando i Saraceni approdarono sulle nostre coste, lasciando a terra il proprio bagaglio culturale…”


A quel punto presi la carrozzina con Little e ci demmo alla fuga. Sfruttai ancora una volta i miei allenamenti così da rendermi irrecuperabile, mentre Little, anche lui per l’ennesima volta, si sporgeva dalla carrozzina per osservare un eventuale recupero dei soggetti psicolabili.

Come mi raccontarono poi dei pescatori, assidui frequentatori del luogo, i suoi due body guard* avevano tentato inutilmente di farlo uscire da quello stadio schizofrenico-euforico in cui versava. Il politicante era salito in cima ad uno degli scogli del molo e stava tenendo uno dei suoi comizi peggiori, ma in compenso divertentissimo per i contenuti. Ad applaudire un'unica auditrice, Miss Lola Poccioni…

* (un ex guardia giurata, licenziata per essersi fatto rubare la pistola mentre era in servizio; un ex commerciante fallito di una merceria, specializzato in vendita di mutandoni per vecchi incontinenti).

Ps – Ogni riferimento a fatti o persone è assolutamente e puramente casuale. Tutto ciò che è riportato è frutto della mia sconfinata fantasia, libero sfogo della mia vena demenziale. Per chi si dovesse riconoscere in questo pseudo racconto, consiglio un buon analista.


Saluts
Superfly

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusa, Superfly, potresti togliere dalle foto quella grossa polpetta che vediamo sempre ritratta con Little? Che gli rovina le foto....

Unknown ha detto...

PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR !


c@xz!

Superfly