Sottotitolo: "Ai ev' a drim"
La corsa, un momento fondamentale talvolta, per rimanere soli con se stessi, riflettere sui propri problemi, favorire quel processo di apertura mentale, dare delle valide risposte, ripartendo alla grande.
Chi corre non si da mai per vinto, ma riesce a trovare in ogni singola giornata, un motivo, una piccola sfida da combattere e vincere.
Ultimamente avevo un'idea che mi frullava per la testa; quella di partire da casa, il mio attuale "rifugio personale" fino a raggiungere correndo quello della mia infanzia, ovvero casa di mio padre a Grottammare, ma non scendendo subito per la costa, bensì seguendo tragitti collinari.
E' stato così che alla fine mi sono deciso. Contrario ad appiattire la passione che ho per la corsa, limitandomi a percorrere ogni singola giornata gli stessi itinerari, ho deciso di realizzare questa idea.
Per l'occasione ho scelto la giornata più calda dell'anno, se non la più calda di sempre dalle nostre parti, però sono partito presto, approfittando della leggera brezza mattutina. I percorsi coperti da piante e da alberi, mi hanno aiutato a sopportare l'arrivo del caldo. Pazzo? Incosciente? Esaltato? Potrei facilmente rispondere che il tratto reso buio dalla vegetazione del Bosco Merli ed il fresco regalatomi durante il mio impegno è stato unico, per non parlare della distesa di girasoli che mi ha accolto al suo ingresso.

Io preferisco godermi il sole così e non passivo come una larva a sudare sotto un ombrellone.
La parte più complessa è stata quella finale, quando la strada, oramai in discesa, si è scoperta completamente al sole fino all'arrivo. Sono arrivato sfinito, anche per la mancanza di fontane d'acqua nel tragitto finale, ma soddisfatto.
Al termine ne ho approfittato per un tuffo al mare, per rigenerarmi un pò ed avevo davanti ancora tutta la giornata da consumare.
Saluts
Superfly