Salve a tutti,
sono il "piccolo" o meglio non più di tanto piccolo Buddha ad intrattenervi dopo un luuunghisssimo tempo.
Si lo so, gli ultimi avvenimenti in casa hanno destabilizzato un pò il buon umore del vecio ma alla fine stiamo benone e grazie ai poteri del Fantastico Trio, cioé io, il vecio e la Lazy Girl, andiamo avanti tra fischi e lazzi.
Vi aggiorno su ogni componente del gruppo.
Il Vecio: Corre ancora. Il podismo come filosofia di vita dice lui, io e la mami Lazy invece lo riteniamo come strumento di puro masochismo. Non demorde, malgrado età ed acciacchi, stringe i denti, non molla. Ha rallentato sulle gare ma minaccia di tornare più agguerrito di prima. Lo riconoscete per l'andatura ciondolante, la gamba destra sbilenca che pare metta la freccia ad ogni passo, cerotti & taping sparsi un pò dovunque addosso, appiccicati alla caxxo.
Lazy Girl: La mami, sempre splendida-splendente. Si lamenta dell'aumento del suo peso ed il suo obiettivo è quello di rimettersi a correre. Ecco pure l'altra. Praticamente avrete capito che spesso mi ritrovo da solo, o esce uno o esce l'altro a correre. Il bello è che poi la sera, davanti alla tv, spesso sono io a dover riportare a letto i due, crollati miseramente dopo le reciproche "intense" attività sportive; praticamente due chiaviche.
Il Piccolo Buddha: Poi ci sono io. Novità dal secolo passato? Si, bé faccio parte di una squadra di calcio delle mie parti ed il ruolo è quello di centrale di difesa, sfruttando la mia altezza. Si lo so, vi starete chiedendo come faccio ad essere alto, guardando i miei veci. Misteri della natura e provenienza di qualche nonno fortunatamente alto in famiglia. Sono cresciuto molto, non solo fisicamente. A calcio il "maestro" è il mio papone che mi ha trasferito molta teoria ma poca pratica, perché correrà anche molto, ma a calcio è uno scarsone.
La settimana scorsa siamo tornati a sfidarci nel nostro amato campetto. In genere il sabato è sempre libero e diamo ampio sfogo alla nostra innata voglia di pallone. Traducendo, il papi si mette in porta e io mi diverto a sbombardarlo, massacrandolo di bordate e facendolo incavolare di brutto. Si, c'ho il tiro e mi piace sbombardare, ma l'ultima volta gli ho lanciato una sfida. Un Uno contro Uno, sul campetto. Lui ha accettato anche se aveva la solita ricorrenza della corsetta della domenica mattina e voleva tenersi "sano & buono" per il giorno dopo. L'ho tranquillizzato per farlo partire, poi l'ho massacrato. Gli ho rifilato un numero impressionante di tunnel, tant'è che alla fine, all'ennesimo tunnel e probabile tiro finale a porta vuota, esasperato, mi ha placcato alla "Juliano Style", come lui stesso ha definito l'intervento. Mentre mi lamentavo a terra per il fallo, lui mi ha detto, le seguenti testuali parole: "Sappi che in Italia interventi così non ne fischiano... a patto che tu abbia indosso già la casacca da galeotto". Ma vi rendete conto? Mi ha tirato su per principi fondamentali fondati sull'onore, il non mollare mai e su "amala-pazza-inter-amala".
Dopo quell'intervento, in una delle rare occasioni in cui sfruttando la sua velocità, era riuscito miracolosamente a saltarmi e procedeva verso la porta vuota per segnare, ho raccolto i suoi consigli, ho caricato la spalla, ho puntato la sua e << SPAM >> l'ho visto volare in terra. L'ho fatto ruzzolare ben bene e ridevo più per la sua faccia stupita che per il capitombolo.
Dopo avermi subissato di epiteti quali: "Scorretto-seipeggiodiungobbo-vergogna-bianconeroinside- etc etc" Mi ha tirato un bacio e mi ha detto. "Bravo! Da difensore è questo che devi fare. Hai appena buttato giù uno che pesa più di 20 kg di te".
Alla fine potevo non venire su come un interista sfegatato? Assolutamente No. Il papi dice, che ci sarà da soffrire, ma il calcio, come la corsa, è pure questa una filosofia di vita, perché quando le vittorie arrivano, danno più soddisfazione e le senti vere, le senti tue.
A la prochaine
L'ex Piccolo Buddha