Strano sarebbe se noi volassimo e il tempo no, il cielo sarebbe pieno di uomini con l'orologio fermo (A. Bergonzoni)
domenica, dicembre 30, 2007
Salve a tutti gente e Buon anno !
domenica, dicembre 16, 2007
Happy Christmas People!
Domenica scorsa ero dai suoceri per il consueto lauto pranzo domenicale. La suocera si sa, assolve l’arduo compito di dover fare ingrassare i propri generi, (i c.d. figli acquisiti), rei di essere sempre troppo magri e "snutriti". La mia di suocera ci riesce benissimo a mettermi all'ingrasso, frutto di anni di ricette e abilità culinarie tramandate di generazione in generazione (peccato che si siano fermate poi con quella della mia consorte).
Dopo il pranzo io e il cognato (malcapitato che come me si è accoppiato con altra rappresentante femminile della Lazy’ s Family), cerchiamo di raggiungere, con difficoltà il divano della sala piazzato dinanzi alla Tv, sintonizzata sui peggiori programmi di intrattenimento che avete mai pensato di guardare, ma molto funzionali all’obiettivo prefissato: sprofondare nel classico pisolino post mega pranzo.
Purtroppo per me e per la felicità del cognato, mi aspettano i due amorevoli nipotini, Terribile George & Lovely Chiara. Dico purtroppo perché per loro la fine del pranzo apre il momento dei giochi che devono vedermi protagonista, per cui…addio sonnellino. I giochi richiesti sono in genere i seguenti:
1) Io sono il mostro, George è il principe azzurro e Chiara è la principessa. Il mostro prende un sacco di mazzate.
2) Chiara è Aurora una delle fatine delle Winx, George è Superman ed io sono il mostro. Il mostro prende un sacco di mazzate.
3) Costruzioni di case molto futuristiche che vengono subito distrutte da George.
4) Racconto di una favola….ooh e qua almeno mi salvo dalle mazzate.
Bene, direte voi, scegli la favoletta! Eeeeeeh si vi pare semplice! Dovete sapere che le nuove generazioni crescono dinanzi alla Tv. Le favole le conoscono tutte e vogliono sapere storie nuove, più belle, originali.
“Zio no, questa me l’hai già raccontata la volta scorsa, un’altra, deve essere nuova!”
Limortè!
In un momento di sconforto e di scarsa inventiva ho pensato di ricorrere a delle droghe per stimolare la mia fantasia, così mi son fatto passare dalla suocera l’aglio scartato dal mio piatto e me lo sono infilato su per una narice. I suoi fumi hanno fatto partire il mio cervello che ha creato questo prodotto alquanto bizzarro e a dire il vero un po’ sinistro…
“C’era una volta (le favole iniziano sempre così cosa volete??) un bimbo un po’ birichino che si chiamava Totino, il cui soprannome era “tappo di spumante".
Come ogni volta se ne andava borbottando, incattivito e aprendo la bocca per dire una serie interminabile di insulti e parolacce irripetibili, tant’è che le persone che lo incontravano si tappavano le orecchie per non sentirlo, le donne inorridivano nel sentire quelle parole e quelle che lo riconoscevano andavano a raccontarlo alla sua mamma che lo aspettava a casa per cazziarlo per l’ennesima volta.
Un giorno, dopo l’ennesima arrabbiatura si ritrovò a passeggiare solo con gli occhi bassi a terra, tirando calci a tutti i sassi, barattoli e ogni cosa che incontrava sul suo cammino.
Non si rese conto di essersi allontanato tanto da casa al punto di non sapere più dove si trovava e di come poter tornare indietro.
Si trovava in un bosco ricco di fiori bellissimi, di alberi verdi altissimi, che non gli permettevano di vedere l’orizzonte e di poter capire quale fosse la strada giusta.
Cominciò a preoccuparsi tanto che riprese con la sua serie di insulti e parolacce, quand’ecco che da dietro un pino saltò fuori un elfo!!
L’elfo gli ricordò la vicinanza con il Natale e che se mai avesse continuato a comportarsi così, probabilmente Babbo Natale gli avrebbe scaricato un badile di sterco addosso, oltre una mezza tonnellata di cenere & carbone.
Di tutta risposta Totino coniò l’insulto più oltraggioso, volgare e pesante che si fosse mai sentito, tant’è che anche l’elfo dovette mettersi le mani alle orecchie per non sentire quelle parole irripetibili.
In un altro luogo dello stesso paese c’era una bimba mora dagli occhi decisamente furbi. La bimba si chiamava Alexandra ed era tanto graziosa quanto antipatica e dispettosa.
Un giorno riuscì a fare arrabbiare tutti: la mamma, la sorella e le amiche, tant’è che in una discussione si ritrovò sola nel parco in cui stava giocando e cominciò a camminare e camminare per poter tornare a casa ma si accorse di aver sbagliato strada e di non sapere come riprendere quella giusta.
Elfo: “Non sarà che ti sei persa perché per l’ennesima volta hai fatto arrabbiare le tua amiche che ti hanno lasciata sola??”
Bimba: “Io, no! Tu piuttosto piccolo che te ne vai tutto da solo vestito in maniera così ridicola, ma ti ha visto la tua mamma quando sei uscito di casa che sembri la versione di Peter Pan ristretto dopo un lavaggio dentro una lavatrice??”
A queste parole l’elfo capì che neanche per questa bimba c’erano tante speranze e così decise di punire anche come quel bimbo incorreggibile incontrato poco prima: puntò il suo indice verso Alexandra e facendolo ruotare, trasformò anche lei in un elfo!! Le disse: “Per tutti i Natale che verranno, mentre gli altri bimbi buoni aspetteranno i regali del Babbo Natale, tu dovrai faticare per averli! Sarai la sua aiutante!!
In una piccola casa infrattata nel mezzo dell’Italia viveva una giovane e alquanto sfigata famigliola che aveva avuto un bimbo tanto adorabile quanto vivace. Il bimbo si chiamava Ricardo Cruz, un biondo-rosso con due occhi azzurri come il cielo, bravissimo a giocare a pallone ed antimilanista. Era ancora molto piccolo, ma in compenso capiva già benissimo quello che poteva e quello che invece non si doveva fare, ciò che era lecito, da quello che non lo era affatto e se ne fregava altamente dei richiami dei suoi genitori facendoli letteralmente impazzire.
In pochi secondi in cui non lo si guardava si metteva subito in azione e ora tirava la tovaglia della tavola portandosi dietro tutto quello che c’era sopra, per poi arrampicarsi sulla seggiola della scrivania dello studio del papà dove distruggeva tutto quello che trovava: penne e pennarelli, fogli, documenti, oggetti, poi usciva in giardino ed iniziava a tirare giù tutti i panni puliti stesi ad asciugare da parte della mamma e a sghignazzare di gusto.
Così fu in effetti! Tutti i giorni di Natale se vi capita di rimanere svegli, speranzosi di vedere e fare la conoscenza del noto Babbo Natale, potreste invece imbattervi su tre dispettosi ed antipatici elfi!
Non ci credete?? Ecco la prova video di chi ha avuto la sventura di incontrarli! Buona visione e…..
http://www.elfyourself.com/?id=1329075129
Buon Natale dalla
Superfly’s Family
martedì, dicembre 04, 2007
Mission aziendal-familiare!
"Ha una logica lavorare e faticare tutto quanto il santo giorno e perdersi tutte le belle cose che si potrebbero fare nell'arco della giornata??"
Non è forse meglio oziare talvolta?? Rimandare impegni, appuntamenti, riunioni, e godersi un attimo di più la vita??
Termini come "brainstorming!" "business mentoring" "Working Progress!" "mission" "outsorcing" "outplacement" "staff leasing" ci sono entrati nel DNA e, scusate la volgarità, ci hanno anche riempito un attimo le balle!
In azienda dirigenti non riescono più a parlare un linguaggio comprensibile e ad un italiano molto maccheronico-dialettico, ecco aggiungersi vocaboli come questi. Il gruppo di lavoro segue le riunioni con aria interrogativa, per tentare di comprendere almeno la metà del discorso tenuto dal proprio superiore. Il problema è che neanche lui sa che cacchio ha voluto dire (in quanto spesso non conosce la lingua inglese, come gran parte della popolazione locale).
L'altro giorno son tornato a casa e all'abbraccio dell'amorevole consorte s'è sviluppata la seguente conversazione:
Ale: "Ciao amore, senti ci sarebbero delle necessità da risolvere. Dobbiamo andare a trovare mia cugina che ha avuto un bambino già diverso tempo fà, poi ci sarebbe anche il tuo collega e tuo cugino! Dobbiamo comperare dei pensieri per tutti e poi quando andiamo a trovarli??"
A quel punto mi sono calato nei panni del Manager d'azione....
Io: "Humn...quì occorre una business mentoring!
Ale: "Eèèh??"
Io: "Puppaaa! No, intendevo dire che dobbiamo fare subito io, te e Little un brainstorming, prepara al PC la lettera aziendale della riunione dove stabiliamo anche la mission aziendale! Ne faccia tre copie, ovvero ognuna per i componenti del team familiare!"
Ale: "Ti senti bene??"
Io: "No, sono preoccupato, ho paura che siamo in overcapacity e poi dove andiamo, eh! cosa facciamo dopo eh!"
Aristotele, già ai suoi tempi sosteneva: "lavoriamo per poter oziare", ossia per poterci dedicare liberamente a quelle occupazioni che ci piacciono e richiedono la liberazione e lo sviluppo del nostro stesso spirito.
Si ma.... se per poter oziare oggi, devo almeno lavorare 9 ore giornaliere, quando cacchio inizio ad oziare io?? :(
Senza considerare un aspetto di non poco conto: oggi si lavora per poter togliere i debiti dalle spalle della prole. Una volta era per poter mettere due lire da parte, ma...se avete attivato un bel mutuo per l'acquisto di una casa che sia vostra, o avete acquistato bond argentini, oppure obbligazioni del gruppo Parmalat, probabilmente non avete più un solo euro da parte e considerando lo stato previdenziale italiano, bè siete nella cacca, l'ozio è l'ultima cosa che vi viene in mente di fare.
Sosteneva ai tempi l'esimio poeta Dino Campana: "Il lavoro nobilita l'uomo, ma quando il lavoro diventa lavoro & lavoro & lavoro, l'uomo viene schiacciato. E non sempre dal bisogno, ma spesso dall'avidità, dall'invidia, dal desiderio, da finte necessità che ci fanno trascurare i doni più belli che gratuitamente ci circondano"...
E allora ben venga quel monumento dalle mie parti che richiama la frase del buon Campana: "Lavorare, lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare!"
Ho preso una decisione! Da oggi lavorerò con estrema lentezza!
Mi chiameranno l'uomo moviola! Il primo essere umano che si muove al rallenty!
Ma soprattutto, comincerò a dar giusto valore alle cose, come diceva il buon Marlon Brando in "Il padrino", priorità alla "famiiija!"
Tra i termini anglossassoni che ho scoperto ultimamente, ce n'è uno solo che ho apprezzato: il "downshifting". Sapete cosa significa?? No?? ve lo dico io:
"Rallentare, scalare la marcia, rinunciare volontariamente a una parte di reddito in cambio di tempo per stare con se stessi, i figli, il partner, gli amici."
Negli Stati Uniti sta diventando la parola d'ordine. Viene menzionato addirittura su Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Semplicit%C3%A0_volontaria), termine sorto addirittura nel lontano 1994 e a distanza di una dozzina di anni è stato acquisito dal New Oxford Dictionary che ne ha fissato il valore lessicale individuandone il significato nel (libero) scambio di una carriera economicamente soddisfacente ma evidentemente stressante, con uno stile di vita meno faticoso e meno retribuito ma più gratificante....
Consiglio odierno rivolto ad ipotetici lettori: Pensate più a voi stessi, alle persone che vi vogliono bene e in culo a tutto il resto. Io?? Vado a buttare il mio sasso nello stagno della fretta.
Saluts
Superfly
venerdì, novembre 30, 2007
AUGURI MAMMA LAZY !
Scusate ma, oggi è un giorno speciale! La donna della mia vita compie gli anni e dunque, tutto il mondo deve obbligatoriamente fermarsi di fronte a questo evento unico ed irripetibile dell'anno.
Anche Voi, si dico a Voi che invece di lavorare per caso siete andati a sbattere il naso su questo blog di svacco e demenzialità varie, ora siete obbligati a fermarvi e a scrivere due righe di auguri alla mia mogliettina, pena maledizione di sfiga decennale!!
Non ci credete?? E se fosse vero?? Eh eh eh, ma bando alle ciance, ora ho da fare, ho una festa da organizzare per una ragassa speciale!
Saluts
Superfly
mercoledì, novembre 28, 2007
La nostra vita è come un film??
E se fossimo protagonisti di uno sceneggiato, senza saperlo??
Chissà!
E magari potrei avere una mia schiera di fans??
Magari una serie di donne assatanate, attratte dal mio sovoir farie, o dal mio fascino latino, mah!!
Si, ma potrebbe avere anche Lazy Girl, la consorte, la sua schiera di fans, magari uomini assatanati...:sgrunt!
Sicuramente Little avrebbe il numero maggiori di fans e noi risulteremmo delle semplici comparse, ma bando alle ciance, il motivo per cui son qui a scrivere è il solito che ogni tanto torna alla ribalta. Non sono impazzito, mi son lasciato suggestionare dal titolo di questo video indicato quà sopra.
Loro sono gli Okkervil River, fanno un ottimo folk/rock e il brano si chiama appunto: "Our Life Is Not A Movie Or Maybe"
Non afflosciatevi, non appassitevi, reagite, uscite fuori di casa e spalancate le braccia, alzate gli occhi al cielo ed osservate le stelle, non c'è giornata uguale alle altre, non trovate??
Soprattutto se uscendo vi siete piazzati in mezzo alla strada e sta arrivando un camion a velocità sostenuta.
Or dunque, scartabellando quà e là mi sono imbattuto su questo gruppo folk/rock che non è affatto male! Lo suggerisco a tutti, mi ringrazierete.
Tra l'altro son venuti dalle nostre parti a strimpellare e su You tube c'è un loro video che li riprende suonare dalle parti del nostro litorale (P.to Sant'Elpidio ! ! !), mah! :O
Piccolo il mondo e bello da vedere e ascoltare! Basta non dimenticarsi di farlo.
Saluts
Superfly
venerdì, novembre 23, 2007
La scelta del regalo alla consorte
Si intravedevano già persone con un sorriso beota aggirarsi per la città carichi di pacchi e pacchetti per la gioia di quei criminali legalizzati dei commercianti, ciò infastidiva non poco l’amorevole passeggiata pomeridiana con Little Buddha.
Il posto in cui vivo è davvero singolare. A renderlo tale sono principalmente i suoi abitanti. Dovete sapere che una consuetudine dei cittadini locali è quella di sperperare interamente i propri risparmi per l’acquisto di capi di abbigliamento ed accessori presso esercizi i cui proprietari adottano una strana tecnica di fidelizzazione del cliente: la scortesia.
Si può assistere ad idioti con l’espressione da beota acquistare prodotti il cui valore è stato triplicato dal “commerciante”, felici di essere gabbati per bene e di esibendo palesemente il frutto della loro frenesia dilapidatrice del già esiguo patrimonio familiare, passeggiando per il centro della città con le buste dei loro acquisti in bella mostra.
Descrizione sommaria della tipologia del commerciante locale:
1. Aria altezzosa da persona altolocata. In realtà la sua formazione scolastica si è fermata alla 3° media ripetuta varie volte.
2. Occhi semi aperti, perché l’aprirli fa fare troppa fatica.
3. Espressione facciale del tipo: “C’ho una zeppa infilata nel di dietro” il che conferisce anche una certa rigidità fisica, tipo “Rigor mortis”.
4. Carnagione marron-c’hocagato, grazie a continui appuntamenti presso centri di abbronzatura.
5. Capello sempre curato
6. Profumatissimo
7. Accento delle regioni del nord, in realtà non se ne capisce mai il motivo visto che il più nordico dei “nostri” affezionatissimi commercianti ha origini campane. L’accento nordico pare che legittimi il loro atteggiamento tipicamente razzista verso il cliente.
Amo entrare dentro queste boutique, per toccare qualsiasi cosa, guardare e non acquistare assolutamente nulla.
Ciò ci costrinse a recarci presso gli stessi esercizi commerciali tanto odiati, considerando come un’ultima possibilità offerta a quella categoria di pecoroni. Ci ritrovammo così a fuggir di negozio in negozio, disperati nel vano tentativo di trovare un commerciante affabile ed un regalo quanto meno originale ed unico, per la nostra fantasmagorica mamma - consorte.
Eravamo entrambi disperati ed esausti in quella lunga passeggiata illuminata dalle luci degli esercizi commerciali, dalle tiratissime commesse e dai manichini animati dei proprietari, quand’ecco che da piccolo negozio comparve una ragassa assai curiosa.
Assicuro che l’aspetto gradevole e leggerissimamente attraente della fanciulla non rappresentò l’unico motivo che attirò la nostra attenzione; effettivamente aveva ragione, noi eravamo alla ricerca del regalo di compleanno della consorte.
La ragassa ci fece cenno di seguirla e così entrammo su di un piccolo negozio, mai notato prima, schiacciato dalla proposta uniforme e volgare degli altri esercizi. Colori bizzarri, simboli contro la guerra, pendenti, oggetti luminosi e caleidoscopici che pendevano dal soffitto regalavano un’atmosfera felicemente cordiale.
Ci fece sedere dinanzi ad un tavolo tondo dove in bella mostra faceva la sua bella figura un’immensa ed affascinante sfera di cristallo! La ragassa ci mostrò un cordiale nonché bellissimo sorriso, si sedette anche lei dinanzi a noi e con il solo movimento delle mani, cominciò a sfiorare quella sfera enorme che cominciò a produrre una miriade di colori meravigliosi, altro che il babbo natale circondato da mille lucette appeso dal nostro vicino!
A quel punto la ragassa dimostrò di possedere dei poteri come veggente. Lo dimostrò subito descrivendo alla perfezione il mio carattere: Uomo forte, generoso, dotato di un discreto fascino e di savoir faire, poi del Little: bimbo prodigio dotato di poteri, dotato dello stesso fascino del padre, futuro tombeur des femmes.
a) Chi vincerà il prossimo scudetto! (Sarà di nuovo nerazzurro, mettetevi l’anima in pace!)
b) Chi vincerà le prox elezioni (Dopo tanta fatica per far cadere il Governo e a furia di metter firme false sui banchetti sparsi per mezza Italia, il cavalier perde alleati e consensi!)
c) Chi sarà eletta playmate 2007!
Ero già soddisfatto delle notizie apprese, tanto da riportami il buon umore e farmi dimenticare il motivo per cui io e Little stavamo passeggiando per il centro. Improvvisamente ce lo ricordò la veggente – bonazza, dimostrandoci di conoscere anche il motivo della nostra disperata ricerca:
“Voi avete una missione! Siete alla ricerca di un oggetto speciale per la persona che completa alla perfezione il Vostro prezioso nucleo familiare! "
E con questa frase alquanto enigmatica, si alzò per andare a prendere una piccola scatola da uno scaffale alle nostre spalle. Poi ci disse: “questo oggetto è magico, ma affinché non perda il suo potere, non si può aprire l’involucro se non da parte della persona a cui è destinato e non prima del giorno del suo compleanno!”
Per cui, amore mio non aprire il pacco che hai trovato dentro l’armadio, a meno che non vuoi che ti secchi le mani con una bacchettata!
Saluts
Superfly
lunedì, novembre 19, 2007
Decalogo per il "Perfetto Colloquio di lavoro”
Guida Rapida per Giovani impavidi che si affacciano al mondo del lavoro!
Ho sempre sognato di buttare qualche riga sulle mie esperienze in colloqui di lavoro molte delle quali concluse in maniera talmente grottesca, da essere annoverate in un decalogo su “tutto quello che non dovete fare in un colloquio!”
Occorre fare una premessa, che ha la sua importanza sul tema in oggetto: La mia famiglia si è sempre distinta per le peculiarità del proprio carattere; mio padre è sempre stato per indole una persona molto apprensiva e così anche mio nonno, il mio bisnonno, il tris e via dicendo. Di conseguenza anch’io non avevo grandi chance: da un ceppo fortemente legato e orgoglioso delle proprie tradizioni familiari, anch’io caratterialmente non potevo che essere il classico soggetto ansioso di livello patologico.
Questa benedetta ansia da stress me la portavo addosso peggio della rogna, come fosse un compagno di viaggio in quell’ardua via che si chiama vita! Questo aspetto mi aveva visto protagonista di una serie di vicende a volte esilaranti, altre disastrose e in alcuni casi, vere e proprie catastrofi accidentali.
La maggior parte di queste vicende avevano caratterizzato principalmente la mia “gloriosa” attività universitaria, ma un considerevole numero di eventi di fantozziana fattura si erano prodotti durante i vari colloqui di lavoro che avevo sostenuto.
Se tra ignari lettori ci sia qualcuno che è apprensivo tanto quanto me, saprà benissimo di cosa parlo. Ancor di più se studente universitario o laureato.
“Ma come?? Pecchè?? Ma comecazz è?? Eppure è una domanda facilissima, ieri la ripetevo ridendo, machecazzèè?? Odddiomiooo! RicordatiricordatiRicordati!”
Impossibile. Il processo di ansia è in corso, non ricorderai, fino a quando la voce del Prof benedice quel momento drammatico: “Io fossi in lei tornerei alla prossima sessione, piuttosto che andare avanti in questa lunga agonia!”
Maledetta ansia!
Ma quali sono i sintomi per riconoscere l’ansia, lo stress e poterlo combattere??
Senza considerare tutti gli effetti connessi: attacchi improvvisi di diarrea, sudorazione improvvisa e abbondante con tanto di puzzo connesso, manine viscido – untuose, corpicino umido e appiccicaticcio simile a quello di alici in salamoia.
Ad ogni esame come ad ogni colloquio, ecco arrivare i primi sintomi:
Ad ogni domanda che si scappella… ZAF la pianta cresce!
Come ovviare a questo problema??
Calma, tranquillizzatevi e sforzatevi sempre di ricordare che nella vita a tutto c’è rimedio tranne che…
La società odierna ci ha insegnato tante cose inutili e tante brutture, ma tra queste c’è una grande verità: Si può arrivare in alto ed ottenere credito e successo anche senza saper una emerita fava! Basta saper fingere!!
Esatto questa è la soluzione che vi propongo oggi, FINGETE! Perché lo fanno tutti! Viviamo nell’era della finzione, dell’apparenza, delle banalità & futilità, quindi spogliatevi di quelle reticenze moralistiche catto-democristiane e gettatevi anche voi nel mondo della finzione!
1) Alzatevi di buon ora e con largo anticipo rispetto all’appuntamento per il colloquio. Anticiperete così facendo l’aurea negativa della sfiga fantozziana e tutti gli eventi paradossali ed accidentali che possano farvi fare ritardo. Il solo pensiero del colloquio vi ha già prodotto un’ansia tale per cui vi si è bloccata la bocca dell’intestino. Pensare al cibo genera sensazioni di rigetto; sforzatevi di mangiare e cacciatevi a forza in bocca almeno un cornetto (di quelli plastici preconfezionati, intinti di colla simil marmellata), vi darà forza al momento opportuno, tanto per non svenire davanti al Vs interlocutore, al momento di stringergli la mano.
a. gli ometti in giacca e cravatta. E’ superfluo dirvi di evitare colori sgargianti, come completi color verde pisello o cravatte fluorescenti o con rappresentazione di pupazzi??
b. Le donzelle hanno una maggiore libertà nella scelta. La gonna (lunga) viene recepita come sinonimo di disponibilità, condiscendenza, predisposizione al sacrificio; insomma schiavismo riconosciuto e ben accetto. In genere si ha paura che sia poi la classica donna che alla prima occasione si fa ingravidare! (da qui 1.000 domande rivolte su la concezione della donna nella famiglia oggi…) La scelta dei pantaloni viene valutata come caratteristica forte e dominante della donna manager e come tale dedita al lavoro 365 giorni l’anno x 24 ore al giorno, quindi ben accetta. Anche in questo caso evitate colori troppo sgargianti. Ah, dimenticavo, molte donzelle a tal riguardo preferiscono la mini gonna e/o una camicetta sbottonata su un ampio davanzale, come sinonimo e garanzia di successo del colloquio. E’ vero, spesso va a buon fine, ma si rischia di finire con una certa probabilità a rivestire il ruolo della segretaria sempre disponibile e con scarse possibilità di carriera.
Suggerimenti per il comportamento ideale ad un colloquio di lavoro, ossia tutto quello che in realtà non si deve dire mai:
1) Una prima importante osservazione. Al colloquio, 8 volte su 10, vi vengono rivolti quesiti idioti, non tradite con l’espressione del viso: “ma che cazz de domanda fa sto ‘mbecille??” anzi, abituatevi da subito, dinanzi ad uno specchio a fingere, simulare espressioni completamente sconnesse dal livello o senso della domanda.
Esempio:
a) “Vedo dal suo Curricula che lei è donna. Ha intenzione di fare figli e metter su famiglia nei prossimi 50 anni??
b) “A giudicare dalle sue precedenti esperienze lavorative come cameriere, commesso, bagnino, si direbbe che le possegga doti di serietà, concretezza ed impegno. Ma non pensa che le sue limitate esperienze professionali tradiscano una scarsa abilità nel saper motivare gli altri e di sdrammatizzare i problemi? Legherà poi con i suoi colleghi e i suoi superiori??
Ecco, in casi come questi non fatevi trovare a bocca aperta con un’aria interrogativa a metà strada tra il “ma dove cazzo vuole andare a parare questo?? E il “avrà battuto la testa da piccolo su qualche spigolo di casa o è diventato scemo a forza di star quì dentro??”
I quesiti che vi vengono rivolti in realtà son frutto spesso di testi arcinoti e desueti nel campo della formazione professionale e della comunicazione. Una pappardella de fregnacce e luoghi comuni a cui dovete rispondere con estrema “paraculagine”. Fingete, barate, truccate ed abituatevi nel farlo! Il mondo del lavoro è terribilmente complicato e competitivo, ci sarà sempre qualcuno disposto a sparar cazzate al posto vostro che vale la metà di voi, per cui “sparate cazzate”!
Quindi, alla risposta a) vi consiglio spassionatamente di rispondere: “Assolutamente no, aborro la vita di coppia ed il ruolo della casalinga! Lungi da me!! Giammai!! “
Mentre alla domanda b) “Assolutamente no, ho diretto corsi di training autogeni e di meditazione Zen per imprenditori e dirigenti di impresa nella mia città!”
La redazione del Curriculum Vitae: Questo è un altro capitolo su cui ci sarebbe tanto da scrivere, ma rischio di dilungarmi troppo. Riporto solo tre suggerimenti utili. La tecnica da adottare è quella che caratterizza l’intero colloquio: sparar cazzate, non troppo enfatizzate, rimanete sul campo di ciò che sia umanamente credibile (evitare di scrivere di aver fatto parte del gruppo di astronauti della NASA o di essere uno scienziato).
Primo consiglio: Ogni esperienza professionale che avete svolto, può essere interessante se messa nella luce giusta. Esempio: Se vi hanno assunta a tempo determinato per sostituire l’impiegata incinta, impiegandovi solo a far fotocopie e a rispondere al telefono, verrà tradotta come “addetta alla gestione contabile”, oppure come “responsabile area vendite”.
Secondo consiglio: Non barate sul livello di conoscenza della lingua inglese! A meno che l’azienda non sia abbastanza sfigata è probabile che al colloquio sia presente il responsabile area vendite con l’estero per tenere con voi una conversazione in lingua. A quel punto rischiate che l’autocontrollo che ha tenuto a bada fino a quel momento l’ansia se ne vada a puttane e la conversazione si risolva in un “The cat is on the table, but where is the milk??”
Terzo consiglio: L’addetto al personale che dirigerà la conversazione si farà un’idea della vostra personalità dall’allegazione di interessi personali. Torno a ripetere: non esagerate con l’allegazione di fregnacce, rischiate che chi legge vi voglia mettere alla prova, per cui se scrivete di essere un esperto “Free Klimbing” poi in caso di assunzione spiegatelo voi alla vs compagna perché state andando a comperare tutta l’attrezzatura e state facendo un corso rapido sull’arrampicata, perché il Vostro dirigente d’azienda è anche lui un appassionato di alpinismo.
domenica, novembre 11, 2007
The party: The day after !
Che dirvi??
Bè il compleanno è davvero una figata!! Ti riempiono di regali! Le attenzioni son tutte verso di te e tu puoi "paccare" di tutto, tanto quel giorno nessuno sta lì a riprenderti!!
Be, devo dire che oggi ho fatto nero il paparino! :D L'ho fatto girare come una trottolina di quelle che mi hanno regalato! :ih ih ih
Ora rovesciavo un piatto, ora camminavo, ora puntavo il televisore, poi gattonavo e mi tiravo dietro una seggiola, poi urlavo, strappavo il giornale dello zio, ripartivo e mi dirigevo verso il camino a toccar tutti quei begli arnesi di metallo.... alla fine l'ho visto veramente provato il vecio! :ih ih ih
Così impara a fà il fanatico con quella cacchio di corsa! Esce e mi lascia solo! Va bè, si è vero che in quelle ore dormo, ma lo faccio perchè mi sento protetto dalla sua presenza! Se esce, che protezione ho?? Per cui punizione!
Avviso per tutti gli infanti che si avvicinano anche loro al primo compleanno! Le cose da ricordarsi sono le seguenti:
Aspetti positivi: Vi verranno regalati tanti & tanti giocattoli! Peluche, birilli, macchinine con luci, ecc...Oddio ci sono i soliti parenti che si ostinano a regalarti quelle cacchio di tutine che ti stringono sempre il pannolone sul pisellino ed i genitori invece che inchiappettarseli son lì a ringraziare inchinandosi, uhpft!! :(
Poi c'è la torta ci compleanno!! Essendo il mio 1° compleanno e capitando di venerdì me ne hanno fatte praticamente 3!!! Abbiamo iniziato a festeggiare venerdì e siamo arrivati alla domenica! Che dire delle torte?? Che son bellissime & buonissime, coloratissime, decoratissime, ma purtroppo più buone son e meno te le fanno mangiare!! Si, giuro, i grandi te le tolgono sotto gli occhi e, tortura completa, te le mangiano davanti!
Consiglio spassionato a tutti gli infanti: Visto e considerato come funziona, approfittate subito del momento propizio e mentre tutti i parenti vi si piazzano alle spalle per le consuete foto di rito, allungate le mani senza alcun ritegno verso la torta! Approfittate del momento di disattenzione, riempitevi le mani, spalancate la bocca e mangiate più non posso. Vi assicuro che son davvero sublimi le torte!! Quando vi riprenderanno sarà troppo tardi!!
Apetti negativi: Bisogna sorbettarsi tutte le smanie affettuose delle zie, che consistono 9 volte su 10, su baci umidicci sulle guance, strizzate di guance ed abbracci strizza ossa!! Oh Signur! Oggi all'ennesimo abbraccio t'ho tirato un urlo che penso ad una zia ho fatto perdere del tutto la funzione del timpano destro!!
Ma la figata più grande del compleanno è averlo vicino al Natale e quindi non fai a tempo a goderti i regali (leggi: paccarli tuttti compleatamente), che te ne arivano di nuovi!! Ayooooooooo!
Salute Gente
Little Buddha Superfly
venerdì, novembre 09, 2007
Let's Get This Party Started !
martedì, novembre 06, 2007
Oggi stacco la connessione con il cervello
domenica, ottobre 28, 2007
Consigli utili per una felice gestione dell'essere umano "maschio"
Da oggi, dunque, si apre la rubrica sul rapporto con il genere umano (??) maschile, ossia l'uomo. Un appuntamento quotidiano per mettere in allerta tutte le giovani fiduciose ed innamorate fanciulle, desiderose di metter sù casetta & famiglia, per la conduzione di una nuova vita coniugale fatta di abbracci, baci e tanta felicità.
L'uomo che riempie le vite delle donne, trasferendovi sicurezza e infondendovi tranquillità.
Gli uomini per cui vi dannate e torturate per rendervi sempre belle e disponibili, fiduciose che tutti quei sacrifici saranno poi ripagati dal loro amore....
....per accorgersi invece un giorno che non è affatto così, tanto da arrivare a desiderare la possibile "rottamazione" del coniuge, come avviene per le autovetture, tanto per vedere se quel catorcio di un maschio che vi siete beccate, può almeno essere sostituito con un più giovane e dinamico, (tanto, riguardo all'intelligenza ci avete rinunciato a priori!).
Intuisco cosa può pensare una donna di un uomo, "ma tutti sti cacchio di difetti dove li aveva che non me ne sono accorta?? O ero talmente gnoccolona-innamorata da non accorgermene o questo quà m'ha fregato ben bene, nascondendoli a dovere!"
Se avete scelto l'opzione 2, brave avete azzeccato! L'uomo copre abilmente tutti i suoi difetti (chi più chi meno), riuscendo a creare una figura che in realtà è completamente fittizia. Subito dopo le nozze ecco che....VOILA'...cadono tutte le coperture, si svelano tutti i trucchi ed improvvisamente vi ritrovate dentro casa un essere bruto che passeggia in ciabatte, mutanda boxer e canotta, con pancia prominente e lattina o bottiglia di birra in mano, emettendo strani rumori molesti e lamentandosi perchè la vostra sola presenza non gli consente di poter seguire con attenzione il suo programma culturale alla televisione: "Il calcio minuto per minuto!"
A quel punto potreste cadere in uno stato di profondo sconcerto. Ho un'amica che è ancora convinta sull'esistenza degli extraterrestri e che siano scesi nel giardino di casa sua sostituendo il suo meraviglioso maritino con un clone riuscito decisamente male!
Or dunque passiamo allora alla rassegna di tutti i difetti che caratterizzano l'essere umano maschile, mettendo in guardia tutte le giovani sprovvedute donne tanto desiderose di cimentarsi in una vita coniugale! Iniziamo subito con...
L'uomo e la sua autovettura (questo rapporto morboso e fedigrafo!):
L'uomo ha un rapporto con la sua autovettura che definire patologico è restrittivo!!
Volete fare un dispetto ad un uomo?? Infierite sulla sua automobile!! Un graffio sulla carregiata della vettura è una ferita che viene recepita quasi allo stesso livello (se non in alcuni casi patologici anche peggio) del tradimento della propria consorte!
Esistono due tipologie di uomo al volante:
a) L'impiegato di banca
b) Il top manager
a) L'auto dell'impiegato è sempre pulita, splendente e profumata! Passa l'intero sabato intento alle opere di pulizia e cura della vettura e nessuno può disturbarlo in questa attività che richiede attenzione e una cura particolare! Il bello è che tanto impegno,care fanciulle lo vedrete in un uomo solo in questa circostanza. Scordatevi che un giorno possa aiutarvi nelle faccende di casa. La risposta del 99,9% dei candidati di sesso maschile a tale domanda è: "sono troppo stanco!" cadendo in stato di coma catatonico sul divano della vostra casetta, dinanza alla Tv accesa. Ha appena l'energia sufficiente per cambiare canale! (In realtà vi sta pigliando pò culo!!!). Il restante 1% non risponde neppure e si trascina carponi fino a raggiungere il divano, per poi svenire dopo pochi secondi.
Nessuno deve influire su quell'idillio di prima giornata tra l'impiegato e la sua vettura, (proprio come se si trattasse di un vero e proprio rapporto sessuale): Piccioni scacazzatori, condizioni metereologiche avverse, giovani pronti ad appoggiare il loro didietro sul cofano della vettura scambiandola per un comodo divano, ma soprattutto...le donne al volante che intralciano il loro cammino per il lavoro!
Quando infatti si accorgono che hanno alle loro spalle una vettura guidata da una donna, puntualmente decidono di rallentare non consentendo alcun sorpasso alla malcapitata fanciulla. Ora si spostano sulla sinistra ora sulla destra ed un ghigno compare sul loro viso. La guida è un diritto che spetta solo all'essere umano in quanto maschio! Alle donne tale privilegio non è riconosciuto!
b) Attenzione al Top manager, è colui che ha la convinzione di essere il padrone della strada, come vera e propria divinità greca e per tal motivo chiunque e sottolineo chiunque, deve liberargli la sua corsia privilegiata: quella di sinistra quando ce ne sono due o quella di centro quando ce n'è una sola!!!
E' lui che arriva sparato con la sua auto appiccicandosi al vostro paraurti posteriore, con gli abbaglianti sfavillanti! Esatto, guida perennemente con la mano sugli abbaglianti che vi spara addosso con una rapidità mostruosa, come neanche le lucette comperate dal cinese per il vostro posticcio albero di natale ci riescono. Completo grigio, cravatta presidenziale, capello unto e bisunto di gel, sorriso sfavillante quanto i suoi anabaglianti ed una immensa faccia da culo sono le caratteristiche che lo contraddistinguono. Alla millesima sequenza di allampate di abbaglianti, dopo una serie infinita di insulti di irripetibile fattura, generalmente tutti aurugurano al Top manager la stessa fine... un'improvviso black out della sua amata autovettura in una strada di montagna completamente buia, caratterizzata da una serie infinita di curve a strapiombo sul mare....
L'uomo al lavoro (ovvero l'atteggiamento tipico del Pitecantropus Erectus):
Tutti gli uomini presentano sul posto di lavoro le stesse caratteristiche. Dal più scazzato, al più rampante, dal più brillante al più imboscato, tutti e ripeto tutti (tranne io, amore giuro!!), rincoglioniscono allo stato da beota infante quando sul posto di lavoro arriva la nuova collega.
Una gonna più corta, una camicia sbottonata più del solito ed il posto di lavoro si presenterà come neanche la peggior bettola di periferia...Sorrisi da ebeti, battute da idioti, penne e matite che cadono casualmente in terra, saranno all'ordine del giorno.
La caratteristica del Pitecantropus in amore è che si manifesta a tutte le età per tutti gli standard aziendali esistenti. Dal mega direttore, all'impiegato, dal fattorino all'usciere....
Ma torniamo alla vita coniugale:
Ricordate tutte le volte che vi ha detto che per lui il calcio non è importante e non gli interessa??
STA BARANDO CLAMOROSAMENTE ! ! !
Non esiste uomo che non sia un drogato di pallone!! Dinanzi ad una tv che manda una partita di calcio, anche l'uomo più intellettuale regredisce fino allo stadio più primitivo ed i primi sintomi che cominceranno a prodursi consisteranno in:
1) Perdita della parola
2) Perdita di ogni forma di vitalità (la pianta che è in casa vostra vi sembrerà la cosa più viva e dinamica dopo voi stesse).
3) Utilizzo intermittente e sporadico di una lingua straniera, fatta di incomprensibili esclamazioni e strane e volgari affermazioni (evito di riportare esempi per ovvie ragioni).
Un consiglio spassionato!
In questi momenti il Pitecantropus Erectus è estremamente vulnerabile, dopo aver perso quell'iniziale affetto per quello che credevate il vostro impareggiabile amore, capirete che queste trasmissioni televisive sono per voi oro colato (sissì, giuro!), in quanto potrete chiedere qualsiasi cosa al vostro consorte e lui, pur di poter continuare a seguire la partita di calcio (paaaallla...palloOne...), vi risponderà sempre di si!
Un mio amico durante la trasmissione dell'ultimo mondiale Germania - Italia ha visto arrivare la moglie munita di registratore e con dei fogli scritti. Gli ha sfornato circa un centinaio di domande alle quali lui ovviamente ha risposto sempre: "Uhmn??..see, si si, ma ssi!" Solo oggi si rende conto di esser caduto in un tranello. Sta ancora scontando parte delle richieste scritte dalla adorabile mogliettina, tipo: "Tutte le festività da qui al 2020 le passeremo dalla mia mamma!" E pensare che passano solo alla richiesta n° 15!
Il Pitecantropus Erectus finge! E' la sua abilità più grande. Finge di mostrarsi interessato quando gli raccontate qualcosa (mentre solo le sue cose risultano essere importanti), finge di ascoltarvi, ma soprattutto finge di dormire quando il bimbo piccolo si sveglia in piena notte in preda ad una crisi isterica sconosciuta.
Che dirvi?? Che biologicamente uomo e donna son due esseri completamente differenti e non son fatti per vivere assieme?? Ma questo già l'ho scritto!!! ..eh eh..
Saluts
Superfly
Ps. - quanto mi piace prendere in giro la gente...
lunedì, ottobre 22, 2007
Corso gratuito on line per un salutare rapporto con il genere "umano" femminile
...e cos' se ne andò. In compenso il vestito nuovo del nonno gli fece fare un figurone dentro la sua lussuosa bara di mogano.
Esistono due tipologie di donna al volante:
a) La super imbranata
b) La donna manager
La donna al lavoro ( la salute psicofisica alla vostra postazione di guerra):
Si avete capito bene, è questo il permesso che si riesce ad ottenere una volta pronunciato il fatidico "si, lo voglio!"
Bene figlio mio, è quella vocina che devi sempre ascoltare!!!
Saluts
Superfly