domenica, dicembre 30, 2007

Salve a tutti gente e Buon anno !




Salve a tutti gente,




sono Little Buddha, il piccolo di famiglia ad intrattenervi oggi. Vi scrivo per annunciarvi un evento di estrema importanza: "Ho colto l'occasione delle festività natalizie per far vedere ai miei vecchi che sono in grado di camminare da solo!"






Giuro!! Tutto Vero!! Mi sono finalmente staccato dalla mano di quel rinco - imbranato di mio papà Superfly per camminare da solo. Dovevate vedere che faccia stupita aveva!






Detto tra noi era anche ora! Vi dirò mi sento più tranquillo così, tant'è che l'altro giorno mi son fatto prendere la mano ed ho iniziato a correre (d'altronde se ci riesce il vecchio, non vedo perchè non dovrei farcela io che son un giovine-giovine), ma la poca dimestichezza con le mie gambe e queste cacchio di scarpe troppo piccole, (ma perchè le fanno così piccole?? Le avessi grandi come quel tipo là, come si chiama, sì il Pippo! Be sarei certamente più stabile), mi hanno fatto perdere l'equilibrio e sono andato a planare con la fronte proprio contro lo stipite della porta, porcacciazozza!





Consiglio spassionato a neo genitori imbranati: controllate come sono gli stipiti delle porte di casa vostra, i miei fortunatamente sono arrotondati e ho almeno evitato di spaccarmi la fronte!



In compenso mi è cresciuto un promontorio sulla mia fronte, che i vecchi chiamano comunemente "bernoccolo".





La foto, già vecchia di qualche giorno, evidenzia una bella mora, il bernoccolo non c'è più ed il papà Superfly, mi ha ribattezzato per l'occasione "Il piccolo Gorbaciov". Mi chiama per casa: "Goooorby, piccolo compagno comunistaaaa" sghignazzando e alludendo alla mora in fronte che, secondo lui assomiglierebbe a quella del compagno russo! Al che gli ho mandato una delle mie maledizioni peggiori, smuovendo tutte le mie conoscenze che ho in cielo e....non ci crederete: L'ho cresimato!






Ora il Superfly è in casa, dolorante ad una gamba! :D Pare abbia un'infiammazione ad un tendine che non gli permette di andare a correre e impreca a destra e sinistra ed io.....sghignazzo e son felice che mi è sempre attorno e posso requisirlo per tutti i giochi in casa! :ih ih





Ora devo andare, vado a vedere cosa sta combinando quel vecio incosciente del mio papà, ne approfitto per farvi i più grandi e felici auguri di fine anno.






Ps- mi togliete una curiosità?? Son piccolo e non ho molta conoscenza su diversi argomenti: quando si dice "Buon anno" ci si riferisce al nuovo che sta arrivando vero?? Non a quello che si è concluso! Non avrebbe senso, tanto già è bello che finito, passato, chiuso, Kaput! Per cui si augura che il buono sia quello che deve ancora venire, a meno che l'augurio non venga rivolto ad un giovane single che debba festeggiare il capodanno ed abbia sotto mano qualche pollastrella o qualche pollo da spennare e allora, in tal caso, ben venga l'augurio: "Buon fine anno giovane e...fanne buon uso di quello che è rimasto!" :D


Salute Gente
Little Buddha



domenica, dicembre 16, 2007

Happy Christmas People!





Domenica scorsa ero dai suoceri per il consueto lauto pranzo domenicale. La suocera si sa, assolve l’arduo compito di dover fare ingrassare i propri generi, (i c.d. figli acquisiti), rei di essere sempre troppo magri e "snutriti". La mia di suocera ci riesce benissimo a mettermi all'ingrasso, frutto di anni di ricette e abilità culinarie tramandate di generazione in generazione (peccato che si siano fermate poi con quella della mia consorte).
Oddio, ad essere pignoli c'è da dire che, come al solito, abbiamo discusso sulla sua mania di metter aglio dappertutto. Io sono intollerante a quell’alimento, la sola pronuncia mi da il voltastomaco e tutte le volte è una lotta tra me e Lazy Girl’s mother, che afferma di non averlo messo.
Immancabilmente eccolo comparire sul mio piatto, bianco, puzzolente, nel mezzo di qualche pietanza. Difficile dire se sia io ad esser sfigato e pigliarmelo sempre sul mio piatto o lei a fingere di non averlo messo per poi essere smascherata meglio che la CSI di N.Y., dal sottoscritto.
La finale è sempre la stessa, lei allarga le braccia e pronuncia la solita frase: “Eh ma senza non sa de niente!” e alla fine vince lei.

Dopo il pranzo io e il cognato (malcapitato che come me si è accoppiato con altra rappresentante femminile della Lazy’ s Family), cerchiamo di raggiungere, con difficoltà il divano della sala piazzato dinanzi alla Tv, sintonizzata sui peggiori programmi di intrattenimento che avete mai pensato di guardare, ma molto funzionali all’obiettivo prefissato: sprofondare nel classico pisolino post mega pranzo.

Purtroppo per me e per la felicità del cognato, mi aspettano i due amorevoli nipotini, Terribile George & Lovely Chiara. Dico purtroppo perché per loro la fine del pranzo apre il momento dei giochi che devono vedermi protagonista, per cui…addio sonnellino. I giochi richiesti sono in genere i seguenti:

1) Io sono il mostro, George è il principe azzurro e Chiara è la principessa. Il mostro prende un sacco di mazzate.

2) Chiara è Aurora una delle fatine delle Winx, George è Superman ed io sono il mostro. Il mostro prende un sacco di mazzate.

3) Costruzioni di case molto futuristiche che vengono subito distrutte da George.

4) Racconto di una favola….ooh e qua almeno mi salvo dalle mazzate.


Bene, direte voi, scegli la favoletta! Eeeeeeh si vi pare semplice! Dovete sapere che le nuove generazioni crescono dinanzi alla Tv. Le favole le conoscono tutte e vogliono sapere storie nuove, più belle, originali.
micacapperi!
E qua bisogna far funzionare la testa, usare la fantasia! Non vi venisse mai in mente di aggiornare o modificare una vecchia favola, verreste subito interrotti!

“Zio no, questa me l’hai già raccontata la volta scorsa, un’altra, deve essere nuova!”

Limortè!

In un momento di sconforto e di scarsa inventiva ho pensato di ricorrere a delle droghe per stimolare la mia fantasia, così mi son fatto passare dalla suocera l’aglio scartato dal mio piatto e me lo sono infilato su per una narice. I suoi fumi hanno fatto partire il mio cervello che ha creato questo prodotto alquanto bizzarro e a dire il vero un po’ sinistro…

“C’era una volta (le favole iniziano sempre così cosa volete??) un bimbo un po’ birichino che si chiamava Totino, il cui soprannome era “tappo di spumante".
Un bimbo alto quanto un tappo di bottiglia e tanto irrequieto e scatenato quanto una bottiglia di spumante agitata ininterrottamente per circa ½ ora.
Un moretto, riccio, eternamente incazzato con il mondo. Ora ce l’aveva con la sorella per non averle presentato le sue amichette, ora con il suo fratello maggiore per non averlo portato a fare bisboccia con i suoi amici (e le amiche..), ora con i suoi amici per averlo buttato fuori dalla partita di calcetto per aver fatto l’ennesima entrata a piedi uniti in tackle scivolato sull’avversario; nell’occasione si scusava ogni volta dicendo che era il ruolo che richiedeva ciò: il suo ruolo preferito era quello di mediano alla “Stilicke”…

Come ogni volta se ne andava borbottando, incattivito e aprendo la bocca per dire una serie interminabile di insulti e parolacce irripetibili, tant’è che le persone che lo incontravano si tappavano le orecchie per non sentirlo, le donne inorridivano nel sentire quelle parole e quelle che lo riconoscevano andavano a raccontarlo alla sua mamma che lo aspettava a casa per cazziarlo per l’ennesima volta.
Questo alimentava ancor più il suo rancore e la sua dose di parolacce insulti e borbotti detti tra i denti.

Un giorno, dopo l’ennesima arrabbiatura si ritrovò a passeggiare solo con gli occhi bassi a terra, tirando calci a tutti i sassi, barattoli e ogni cosa che incontrava sul suo cammino.
Non si rese conto di essersi allontanato tanto da casa al punto di non sapere più dove si trovava e di come poter tornare indietro.
Si trovava in un bosco ricco di fiori bellissimi, di alberi verdi altissimi, che non gli permettevano di vedere l’orizzonte e di poter capire quale fosse la strada giusta.

Cominciò a preoccuparsi tanto che riprese con la sua serie di insulti e parolacce, quand’ecco che da dietro un pino saltò fuori un elfo!!
Un piccolo essere buffo vestito di verde che gli chiese cosa avesse.
Ovviamente Totino rispose male a quello che secondo lui era un nano demente vestito come un leghista a festa, a cui rivolse tutte le parolacce del mondo come rappresentante italiano del sud.

L’elfo gli ricordò la vicinanza con il Natale e che se mai avesse continuato a comportarsi così, probabilmente Babbo Natale gli avrebbe scaricato un badile di sterco addosso, oltre una mezza tonnellata di cenere & carbone.

Di tutta risposta Totino coniò l’insulto più oltraggioso, volgare e pesante che si fosse mai sentito, tant’è che anche l’elfo dovette mettersi le mani alle orecchie per non sentire quelle parole irripetibili.
Decise così di punire quel bimbo incorreggibile in maniera esemplare: puntò l'inbdice della sua mano sinistra verso Totino e facendolo ruotare, trasformò anche lui in un elfo!!
Gli disse infine: “Per tutti i Natale che verranno, mentre gli altri bimbi buoni aspetteranno i regali del Babbo Natale, tu dovrai faticare per averli! Sarai il suo aiutante!!

In un altro luogo dello stesso paese c’era una bimba mora dagli occhi decisamente furbi. La bimba si chiamava Alexandra ed era tanto graziosa quanto antipatica e dispettosa.
Pretendeva sempre di avere lei la ragione ed anche quando chiedeva un consiglio o un suggerimento alle sue amiche aveva già la risposta giusta: la sua!
Non c’era verso, chiedeva ma aveva già la soluzione, facendo indispettire tutti: la mamma, la sorella, le amichette. Era per questo motivo che le avevano affibbiato come soprannome “Testa a cugna” ossia il materiale più duro che il Signore si fosse mai sognato di creare.
Non c’era verso di discutere con lei, aveva sempre la ragione. Si poteva parlare per ore, ma lei era bravissima a girare la frittata per il suo verso, grande istigatrice e allora anche il suo amichetto più mansueto finiva per perdere la ragione e ritrovarsi ad urlare verso di lei pssando dalla ragione al torto.

Un giorno riuscì a fare arrabbiare tutti: la mamma, la sorella e le amiche, tant’è che in una discussione si ritrovò sola nel parco in cui stava giocando e cominciò a camminare e camminare per poter tornare a casa ma si accorse di aver sbagliato strada e di non sapere come riprendere quella giusta.
Si trovava in un bosco ricco di enoooorrrrrrmi alberi verdi, alti alti alti, che non gli permettevano di vedere l’orizzonte e di poter capire quale fosse la strada, quand’ecco che da dietro un pino saltò fuori un elfo che le chiese cosa avesse. La bimba rispose con il suo modo di fare tipicamente saccente: “Io, niente, stavo facendo una bellissima passeggiata”

Elfo: “Non sarà che ti sei persa perché per l’ennesima volta hai fatto arrabbiare le tua amiche che ti hanno lasciata sola??”

Bimba: “Io, no! Tu piuttosto piccolo che te ne vai tutto da solo vestito in maniera così ridicola, ma ti ha visto la tua mamma quando sei uscito di casa che sembri la versione di Peter Pan ristretto dopo un lavaggio dentro una lavatrice??”

A queste parole l’elfo capì che neanche per questa bimba c’erano tante speranze e così decise di punire anche come quel bimbo incorreggibile incontrato poco prima: puntò il suo indice verso Alexandra e facendolo ruotare, trasformò anche lei in un elfo!! Le disse: “Per tutti i Natale che verranno, mentre gli altri bimbi buoni aspetteranno i regali del Babbo Natale, tu dovrai faticare per averli! Sarai la sua aiutante!!

In una piccola casa infrattata nel mezzo dell’Italia viveva una giovane e alquanto sfigata famigliola che aveva avuto un bimbo tanto adorabile quanto vivace. Il bimbo si chiamava Ricardo Cruz, un biondo-rosso con due occhi azzurri come il cielo, bravissimo a giocare a pallone ed antimilanista. Era ancora molto piccolo, ma in compenso capiva già benissimo quello che poteva e quello che invece non si doveva fare, ciò che era lecito, da quello che non lo era affatto e se ne fregava altamente dei richiami dei suoi genitori facendoli letteralmente impazzire.

In pochi secondi in cui non lo si guardava si metteva subito in azione e ora tirava la tovaglia della tavola portandosi dietro tutto quello che c’era sopra, per poi arrampicarsi sulla seggiola della scrivania dello studio del papà dove distruggeva tutto quello che trovava: penne e pennarelli, fogli, documenti, oggetti, poi usciva in giardino ed iniziava a tirare giù tutti i panni puliti stesi ad asciugare da parte della mamma e a sghignazzare di gusto.
Quel giorno però, in giardino ebbe una sorpresa; da dietro l’albero di ulivo saltò fuori un elfo!
Il bimbo dapprima rimase sorpreso, poi lo prese come un nuovo gioco, lo afferrò per una caviglia e lo lanciò via, poi afferrò un paio di mutande del papà stese ad asciugare e con due mollette fece una specie di fionda e prese a mirarlo con ogni oggetto che raccoglieva da terra.
L’elfo capì anche in questo caso che non c’erano molte speranze di riportare il bimbo sulla retta via e così decise di punire anche lui come gli altri due: puntò il suo indice verso Ricardo e facendolo ruotare, trasformò anche lui in un elfo!!
Disse anche a lui: “Per tutti i Natale che verranno, mentre gli altri bimbi buoni aspetteranno i regali del Babbo Natale, tu dovrai faticare per averli! Sarai il suo aiutante!!

Così fu in effetti! Tutti i giorni di Natale se vi capita di rimanere svegli, speranzosi di vedere e fare la conoscenza del noto Babbo Natale, potreste invece imbattervi su tre dispettosi ed antipatici elfi!

Non ci credete?? Ecco la prova video di chi ha avuto la sventura di incontrarli! Buona visione e…..


http://www.elfyourself.com/?id=1329075129




Buon Natale dalla
Superfly’s Family

martedì, dicembre 04, 2007

Mission aziendal-familiare!








Ho un dilemma, un dubbio che mi tormenta, chiedo aiuto a Voi ipotetici lettori, aiutatemi se potete a risolvere il seguente quesito:


"Ha una logica lavorare e faticare tutto quanto il santo giorno e perdersi tutte le belle cose che si potrebbero fare nell'arco della giornata??"



Non è forse meglio oziare talvolta?? Rimandare impegni, appuntamenti, riunioni, e godersi un attimo di più la vita??




Termini come "brainstorming!" "business mentoring" "Working Progress!" "mission" "outsorcing" "outplacement" "staff leasing" ci sono entrati nel DNA e, scusate la volgarità, ci hanno anche riempito un attimo le balle!




In azienda dirigenti non riescono più a parlare un linguaggio comprensibile e ad un italiano molto maccheronico-dialettico, ecco aggiungersi vocaboli come questi. Il gruppo di lavoro segue le riunioni con aria interrogativa, per tentare di comprendere almeno la metà del discorso tenuto dal proprio superiore. Il problema è che neanche lui sa che cacchio ha voluto dire (in quanto spesso non conosce la lingua inglese, come gran parte della popolazione locale).







L'altro giorno son tornato a casa e all'abbraccio dell'amorevole consorte s'è sviluppata la seguente conversazione:




Ale: "Ciao amore, senti ci sarebbero delle necessità da risolvere. Dobbiamo andare a trovare mia cugina che ha avuto un bambino già diverso tempo fà, poi ci sarebbe anche il tuo collega e tuo cugino! Dobbiamo comperare dei pensieri per tutti e poi quando andiamo a trovarli??"



A quel punto mi sono calato nei panni del Manager d'azione....




Io: "Humn...quì occorre una business mentoring!




Ale: "Eèèh??"



Io: "Puppaaa! No, intendevo dire che dobbiamo fare subito io, te e Little un brainstorming, prepara al PC la lettera aziendale della riunione dove stabiliamo anche la mission aziendale! Ne faccia tre copie, ovvero ognuna per i componenti del team familiare!"




Ale: "Ti senti bene??"




Io: "No, sono preoccupato, ho paura che siamo in overcapacity e poi dove andiamo, eh! cosa facciamo dopo eh!"




Aristotele, già ai suoi tempi sosteneva: "lavoriamo per poter oziare", ossia per poterci dedicare liberamente a quelle occupazioni che ci piacciono e richiedono la liberazione e lo sviluppo del nostro stesso spirito.


Si ma.... se per poter oziare oggi, devo almeno lavorare 9 ore giornaliere, quando cacchio inizio ad oziare io?? :(



Senza considerare un aspetto di non poco conto: oggi si lavora per poter togliere i debiti dalle spalle della prole. Una volta era per poter mettere due lire da parte, ma...se avete attivato un bel mutuo per l'acquisto di una casa che sia vostra, o avete acquistato bond argentini, oppure obbligazioni del gruppo Parmalat, probabilmente non avete più un solo euro da parte e considerando lo stato previdenziale italiano, bè siete nella cacca, l'ozio è l'ultima cosa che vi viene in mente di fare.





Sosteneva ai tempi l'esimio poeta Dino Campana: "Il lavoro nobilita l'uomo, ma quando il lavoro diventa lavoro & lavoro & lavoro, l'uomo viene schiacciato. E non sempre dal bisogno, ma spesso dall'avidità, dall'invidia, dal desiderio, da finte necessità che ci fanno trascurare i doni più belli che gratuitamente ci circondano"...



E allora ben venga quel monumento dalle mie parti che richiama la frase del buon Campana: "Lavorare, lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare!"


Ho preso una decisione! Da oggi lavorerò con estrema lentezza!

Mi chiameranno l'uomo moviola! Il primo essere umano che si muove al rallenty!



Ma soprattutto, comincerò a dar giusto valore alle cose, come diceva il buon Marlon Brando in "Il padrino", priorità alla "famiiija!"




Tra i termini anglossassoni che ho scoperto ultimamente, ce n'è uno solo che ho apprezzato: il "downshifting". Sapete cosa significa?? No?? ve lo dico io:




"Rallentare, scalare la marcia, rinunciare volontariamente a una parte di reddito in cambio di tempo per stare con se stessi, i figli, il partner, gli amici."




Negli Stati Uniti sta diventando la parola d'ordine. Viene menzionato addirittura su Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Semplicit%C3%A0_volontaria), termine sorto addirittura nel lontano 1994 e a distanza di una dozzina di anni è stato acquisito dal New Oxford Dictionary che ne ha fissato il valore lessicale individuandone il significato nel (libero) scambio di una carriera economicamente soddisfacente ma evidentemente stressante, con uno stile di vita meno faticoso e meno retribuito ma più gratificante....




Consiglio odierno rivolto ad ipotetici lettori: Pensate più a voi stessi, alle persone che vi vogliono bene e in culo a tutto il resto. Io?? Vado a buttare il mio sasso nello stagno della fretta.




Saluts
Superfly




venerdì, novembre 30, 2007

AUGURI MAMMA LAZY !

A U G U R I & 1.000 D I Q U E S T I G I O R N I AMO' !

Scusate ma, oggi è un giorno speciale! La donna della mia vita compie gli anni e dunque, tutto il mondo deve obbligatoriamente fermarsi di fronte a questo evento unico ed irripetibile dell'anno.

Anche Voi, si dico a Voi che invece di lavorare per caso siete andati a sbattere il naso su questo blog di svacco e demenzialità varie, ora siete obbligati a fermarvi e a scrivere due righe di auguri alla mia mogliettina, pena maledizione di sfiga decennale!!

Non ci credete?? E se fosse vero?? Eh eh eh, ma bando alle ciance, ora ho da fare, ho una festa da organizzare per una ragassa speciale!

Saluts
Superfly

mercoledì, novembre 28, 2007

La nostra vita è come un film??




http://it.youtube.com/watch?v=ROlCPlnCIfo

E se fossimo protagonisti di uno sceneggiato, senza saperlo??



Chissà!



E magari potrei avere una mia schiera di fans??



Magari una serie di donne assatanate, attratte dal mio sovoir farie, o dal mio fascino latino, mah!!



Si, ma potrebbe avere anche Lazy Girl, la consorte, la sua schiera di fans, magari uomini assatanati...:sgrunt!



Sicuramente Little avrebbe il numero maggiori di fans e noi risulteremmo delle semplici comparse, ma bando alle ciance, il motivo per cui son qui a scrivere è il solito che ogni tanto torna alla ribalta. Non sono impazzito, mi son lasciato suggestionare dal titolo di questo video indicato quà sopra.

Loro sono gli Okkervil River, fanno un ottimo folk/rock e il brano si chiama appunto: "Our Life Is Not A Movie Or Maybe"

Non afflosciatevi, non appassitevi, reagite, uscite fuori di casa e spalancate le braccia, alzate gli occhi al cielo ed osservate le stelle, non c'è giornata uguale alle altre, non trovate??

Soprattutto se uscendo vi siete piazzati in mezzo alla strada e sta arrivando un camion a velocità sostenuta.

Or dunque, scartabellando quà e là mi sono imbattuto su questo gruppo folk/rock che non è affatto male! Lo suggerisco a tutti, mi ringrazierete.

Tra l'altro son venuti dalle nostre parti a strimpellare e su You tube c'è un loro video che li riprende suonare dalle parti del nostro litorale (P.to Sant'Elpidio ! ! !), mah! :O

Piccolo il mondo e bello da vedere e ascoltare! Basta non dimenticarsi di farlo.

Saluts
Superfly

venerdì, novembre 23, 2007

La scelta del regalo alla consorte


Era una giornata uggiosa. Le nuvole gravavano pesanti sul cielo regalando ai passanti di una piccola città del centro Italia un clima umido e poco piacevole; malgrado ciò la vicinanza con il Natale produceva quell’inevitabile euforia dilapidatrice dell’economia familiare da parte di buona parte della popolazione locale.

Si intravedevano già persone con un sorriso beota aggirarsi per la città carichi di pacchi e pacchetti per la gioia di quei criminali legalizzati dei commercianti, ciò infastidiva non poco l’amorevole passeggiata pomeridiana con Little Buddha.

Il posto in cui vivo è davvero singolare. A renderlo tale sono principalmente i suoi abitanti. Dovete sapere che una consuetudine dei cittadini locali è quella di sperperare interamente i propri risparmi per l’acquisto di capi di abbigliamento ed accessori presso esercizi i cui proprietari adottano una strana tecnica di fidelizzazione del cliente: la scortesia.

Si può assistere ad idioti con l’espressione da beota acquistare prodotti il cui valore è stato triplicato dal “commerciante”, felici di essere gabbati per bene e di esibendo palesemente il frutto della loro frenesia dilapidatrice del già esiguo patrimonio familiare, passeggiando per il centro della città con le buste dei loro acquisti in bella mostra.



Descrizione sommaria della tipologia del commerciante locale:


1. Aria altezzosa da persona altolocata. In realtà la sua formazione scolastica si è fermata alla 3° media ripetuta varie volte.


2. Occhi semi aperti, perché l’aprirli fa fare troppa fatica.


3. Espressione facciale del tipo: “C’ho una zeppa infilata nel di dietro” il che conferisce anche una certa rigidità fisica, tipo “Rigor mortis”.


4. Carnagione marron-c’hocagato, grazie a continui appuntamenti presso centri di abbronzatura.


5. Capello sempre curato


6. Profumatissimo


7. Accento delle regioni del nord, in realtà non se ne capisce mai il motivo visto che il più nordico dei “nostri” affezionatissimi commercianti ha origini campane. L’accento nordico pare che legittimi il loro atteggiamento tipicamente razzista verso il cliente.

Amo entrare dentro queste boutique, per toccare qualsiasi cosa, guardare e non acquistare assolutamente nulla.


Peccato che quel giorno io & Little avevamo una missione: “acquistare il regalo di compleanno della consorte!!!

Ciò ci costrinse a recarci presso gli stessi esercizi commerciali tanto odiati, considerando come un’ultima possibilità offerta a quella categoria di pecoroni. Ci ritrovammo così a fuggir di negozio in negozio, disperati nel vano tentativo di trovare un commerciante affabile ed un regalo quanto meno originale ed unico, per la nostra fantasmagorica mamma - consorte.


Eravamo entrambi disperati ed esausti in quella lunga passeggiata illuminata dalle luci degli esercizi commerciali, dalle tiratissime commesse e dai manichini animati dei proprietari, quand’ecco che da piccolo negozio comparve una ragassa assai curiosa.


Il suo abbigliamento ricordava quello di una hippy degli anni 70 direttamente uscita dal concerto di Woodstock. Richiamò l’attenzione sbarrando la strada verso una serie ulteriore di esercizi di inutilità vari esordendo con: “Voi siete alla ricerca!”

Assicuro che l’aspetto gradevole e leggerissimamente attraente della fanciulla non rappresentò l’unico motivo che attirò la nostra attenzione; effettivamente aveva ragione, noi eravamo alla ricerca del regalo di compleanno della consorte.

La ragassa ci fece cenno di seguirla e così entrammo su di un piccolo negozio, mai notato prima, schiacciato dalla proposta uniforme e volgare degli altri esercizi. Colori bizzarri, simboli contro la guerra, pendenti, oggetti luminosi e caleidoscopici che pendevano dal soffitto regalavano un’atmosfera felicemente cordiale.


In sottofondo a completare quella felice atmosfera 68ina girava su un vecchio giradischi skeletons from the closet dei grateful dead.

Ci fece sedere dinanzi ad un tavolo tondo dove in bella mostra faceva la sua bella figura un’immensa ed affascinante sfera di cristallo! La ragassa ci mostrò un cordiale nonché bellissimo sorriso, si sedette anche lei dinanzi a noi e con il solo movimento delle mani, cominciò a sfiorare quella sfera enorme che cominciò a produrre una miriade di colori meravigliosi, altro che il babbo natale circondato da mille lucette appeso dal nostro vicino!

A quel punto la ragassa dimostrò di possedere dei poteri come veggente. Lo dimostrò subito descrivendo alla perfezione il mio carattere: Uomo forte, generoso, dotato di un discreto fascino e di savoir faire, poi del Little: bimbo prodigio dotato di poteri, dotato dello stesso fascino del padre, futuro tombeur des femmes.


A quel punto ne approfittai facendomi dare due – tre pronostici importantissimi per il futuro:

a) Chi vincerà il prossimo scudetto! (Sarà di nuovo nerazzurro, mettetevi l’anima in pace!)


b) Chi vincerà le prox elezioni (Dopo tanta fatica per far cadere il Governo e a furia di metter firme false sui banchetti sparsi per mezza Italia, il cavalier perde alleati e consensi!)


c) Chi sarà eletta playmate 2007!


Ero già soddisfatto delle notizie apprese, tanto da riportami il buon umore e farmi dimenticare il motivo per cui io e Little stavamo passeggiando per il centro. Improvvisamente ce lo ricordò la veggente – bonazza, dimostrandoci di conoscere anche il motivo della nostra disperata ricerca:

“Voi avete una missione! Siete alla ricerca di un oggetto speciale per la persona che completa alla perfezione il Vostro prezioso nucleo familiare! "

E con questa frase alquanto enigmatica, si alzò per andare a prendere una piccola scatola da uno scaffale alle nostre spalle. Poi ci disse: “questo oggetto è magico, ma affinché non perda il suo potere, non si può aprire l’involucro se non da parte della persona a cui è destinato e non prima del giorno del suo compleanno!”

Per cui, amore mio non aprire il pacco che hai trovato dentro l’armadio, a meno che non vuoi che ti secchi le mani con una bacchettata!


Saluts
Superfly

lunedì, novembre 19, 2007

Decalogo per il "Perfetto Colloquio di lavoro”



Guida Rapida per Giovani impavidi che si affacciano al mondo del lavoro!


Ho sempre sognato di buttare qualche riga sulle mie esperienze in colloqui di lavoro molte delle quali concluse in maniera talmente grottesca, da essere annoverate in un decalogo su “tutto quello che non dovete fare in un colloquio!”

Occorre fare una premessa, che ha la sua importanza sul tema in oggetto: La mia famiglia si è sempre distinta per le peculiarità del proprio carattere; mio padre è sempre stato per indole una persona molto apprensiva e così anche mio nonno, il mio bisnonno, il tris e via dicendo. Di conseguenza anch’io non avevo grandi chance: da un ceppo fortemente legato e orgoglioso delle proprie tradizioni familiari, anch’io caratterialmente non potevo che essere il classico soggetto ansioso di livello patologico.

Questa benedetta ansia da stress me la portavo addosso peggio della rogna, come fosse un compagno di viaggio in quell’ardua via che si chiama vita! Questo aspetto mi aveva visto protagonista di una serie di vicende a volte esilaranti, altre disastrose e in alcuni casi, vere e proprie catastrofi accidentali.

La maggior parte di queste vicende avevano caratterizzato principalmente la mia “gloriosa” attività universitaria, ma un considerevole numero di eventi di fantozziana fattura si erano prodotti durante i vari colloqui di lavoro che avevo sostenuto.

Se tra ignari lettori ci sia qualcuno che è apprensivo tanto quanto me, saprà benissimo di cosa parlo. Ancor di più se studente universitario o laureato.
Quanti di voi hanno avuto un miglior voto ad un esame dove si son buttati senza saper & aspettarsi nulla rispetto invece a quell’esame più importante, preparato con ossessione, curando minuziosamente la preparazione, dedicando notti insonni e rinunciando ad uscite con donne meravigliose (???) e sbornie con amici ?? (sto esagerando un pochino).
Bene, nove volte su dieci è proprio su questi ultimi esami che di fronte al prof, improvvisamente si presenta il classico black out del cervello! Niente, qualcuno nel sonno deve avervi premuto il tasto reset ficcato da qualche parte sulla testa, e quell’argomento che sapete di aver ripetuto mille volte ora addirittura ridendo o simulando in un momento di ilarità la voce di Costanzo Panzone Show, è scomparsa, non c’è più, non vi ricordate un’ H!

“Ma come?? Pecchè?? Ma comecazz è?? Eppure è una domanda facilissima, ieri la ripetevo ridendo, machecazzèè?? Odddiomiooo! RicordatiricordatiRicordati!”

Impossibile. Il processo di ansia è in corso, non ricorderai, fino a quando la voce del Prof benedice quel momento drammatico: “Io fossi in lei tornerei alla prossima sessione, piuttosto che andare avanti in questa lunga agonia!”

Maledetta ansia!

Ma quali sono i sintomi per riconoscere l’ansia, lo stress e poterlo combattere??

Durante il mio lungo periodo di studi universitari, ho assistito a fenomeni improvvisi di esplosione emozionale da parte di amici che un attimo prima ridevano e sghignazzavano in completa euforia e all’improvviso richiamo ad alta voce del loro nome da parte della commissione d’esame di qualche materia, sprofondare in uno stato irreversibile di rincoglionimento!

Senza considerare tutti gli effetti connessi: attacchi improvvisi di diarrea, sudorazione improvvisa e abbondante con tanto di puzzo connesso, manine viscido – untuose, corpicino umido e appiccicaticcio simile a quello di alici in salamoia.

Ad ogni esame come ad ogni colloquio, ecco arrivare i primi sintomi:
Senti freddo, le mani si ghiacciano come se fossi al Polo Nord, mentre in realtà ti trovi al centro Italia in piena estate.
Poi ecco il sudore scendere dalla fronte, te lo asciughi con la manina che inizia a tremare, ma cazzarola sei freddo anche sulla fronte, realizzi che stai sudando freddo. Apri la bocca ed hai un filo di voce, manco ti fossi sparato un pacchetto di Malboro Studenti nel quarto d’ora d’attesa!
E improvvisamente avverti la solita sensazione… è come se una pianta tropicale ti stia crescendo dentro l’intestino e via via cresce rapidamente fino ad invadere il tuo inerte corpicino, con la stessa rapidità delle piante del giardino preistorico di Jurassic Park.
Ad ogni domanda che si scappella… ZAF la pianta cresce!


Come ovviare a questo problema??
Semplice, non si può! Se siete delle persone emotive, c’è poco da fare, resterete così tutta la vita.

Calma, tranquillizzatevi e sforzatevi sempre di ricordare che nella vita a tutto c’è rimedio tranne che…


La società odierna ci ha insegnato tante cose inutili e tante brutture, ma tra queste c’è una grande verità: Si può arrivare in alto ed ottenere credito e successo anche senza saper una emerita fava! Basta saper fingere!!

Esatto questa è la soluzione che vi propongo oggi, FINGETE! Perché lo fanno tutti! Viviamo nell’era della finzione, dell’apparenza, delle banalità & futilità, quindi spogliatevi di quelle reticenze moralistiche catto-democristiane e gettatevi anche voi nel mondo della finzione!

Consigli sull’aspetto personale per il colloquio di lavoro:

1) Alzatevi di buon ora e con largo anticipo rispetto all’appuntamento per il colloquio. Anticiperete così facendo l’aurea negativa della sfiga fantozziana e tutti gli eventi paradossali ed accidentali che possano farvi fare ritardo. Il solo pensiero del colloquio vi ha già prodotto un’ansia tale per cui vi si è bloccata la bocca dell’intestino. Pensare al cibo genera sensazioni di rigetto; sforzatevi di mangiare e cacciatevi a forza in bocca almeno un cornetto (di quelli plastici preconfezionati, intinti di colla simil marmellata), vi darà forza al momento opportuno, tanto per non svenire davanti al Vs interlocutore, al momento di stringergli la mano.


2) Vestitevi in maniera decente:
a. gli ometti in giacca e cravatta. E’ superfluo dirvi di evitare colori sgargianti, come completi color verde pisello o cravatte fluorescenti o con rappresentazione di pupazzi??

b. Le donzelle hanno una maggiore libertà nella scelta. La gonna (lunga) viene recepita come sinonimo di disponibilità, condiscendenza, predisposizione al sacrificio; insomma schiavismo riconosciuto e ben accetto. In genere si ha paura che sia poi la classica donna che alla prima occasione si fa ingravidare! (da qui 1.000 domande rivolte su la concezione della donna nella famiglia oggi…) La scelta dei pantaloni viene valutata come caratteristica forte e dominante della donna manager e come tale dedita al lavoro 365 giorni l’anno x 24 ore al giorno, quindi ben accetta. Anche in questo caso evitate colori troppo sgargianti. Ah, dimenticavo, molte donzelle a tal riguardo preferiscono la mini gonna e/o una camicetta sbottonata su un ampio davanzale, come sinonimo e garanzia di successo del colloquio. E’ vero, spesso va a buon fine, ma si rischia di finire con una certa probabilità a rivestire il ruolo della segretaria sempre disponibile e con scarse possibilità di carriera.


3) La presentazione: Se l’ansia è dura a morire, portatevi un sacchetto e respirateci dentro! L’importante è che quando entrate in azienda per il colloquio siate perfetti!
Che dirvi?? In casi drastici fumatevi prima un cannone se vi tranquillizza, ma poi vi portereste dietro una scia che è dura far passare per un nuovo dopobarba di tendenza!
Esercitatevi dinanzi ad uno specchio per il sorriso ad effetto! Non deve essere una smorfia da attacco acuto di appendicite! Siete brillanti, liberi & belli, niente e nessuno può scalfire quell’aria scanzonata di enfant prodige dal vostro volto, neanche la sconfitta in casa della vostra squadra del cuore contro la Juve al 90’ della sera prima!
La stretta di mano: interpretata come simbolo della personalità del potenziale neo assunto, (in realtà gran cazzata). Né troppo forte, ne da “mi scusi ma sto per morire da un momento all’altro e non riesco a stringere alcunché”. Non prolungata all’infinito del tipo: “si, sono omossessuale e pur di avere questo posto di lavoro non vorrei lasciarla più e anzi coglierei l’occasione al volo per portarla nel mio letto”. La scelta giusta è sempre la via di mezzo: energica e concentrata (potete contare mentalmente tre, quattro secondi).

Suggerimenti per il comportamento ideale ad un colloquio di lavoro, ossia tutto quello che in realtà non si deve dire mai:

1) Una prima importante osservazione. Al colloquio, 8 volte su 10, vi vengono rivolti quesiti idioti, non tradite con l’espressione del viso: “ma che cazz de domanda fa sto ‘mbecille??” anzi, abituatevi da subito, dinanzi ad uno specchio a fingere, simulare espressioni completamente sconnesse dal livello o senso della domanda.
Esempio:
a) “Vedo dal suo Curricula che lei è donna. Ha intenzione di fare figli e metter su famiglia nei prossimi 50 anni??

b) “A giudicare dalle sue precedenti esperienze lavorative come cameriere, commesso, bagnino, si direbbe che le possegga doti di serietà, concretezza ed impegno. Ma non pensa che le sue limitate esperienze professionali tradiscano una scarsa abilità nel saper motivare gli altri e di sdrammatizzare i problemi? Legherà poi con i suoi colleghi e i suoi superiori??

Ecco, in casi come questi non fatevi trovare a bocca aperta con un’aria interrogativa a metà strada tra il “ma dove cazzo vuole andare a parare questo?? E il “avrà battuto la testa da piccolo su qualche spigolo di casa o è diventato scemo a forza di star quì dentro??”

I quesiti che vi vengono rivolti in realtà son frutto spesso di testi arcinoti e desueti nel campo della formazione professionale e della comunicazione. Una pappardella de fregnacce e luoghi comuni a cui dovete rispondere con estrema “paraculagine”. Fingete, barate, truccate ed abituatevi nel farlo! Il mondo del lavoro è terribilmente complicato e competitivo, ci sarà sempre qualcuno disposto a sparar cazzate al posto vostro che vale la metà di voi, per cui “sparate cazzate”!

Quindi, alla risposta a) vi consiglio spassionatamente di rispondere: “Assolutamente no, aborro la vita di coppia ed il ruolo della casalinga! Lungi da me!! Giammai!! “
Mentre alla domanda b)
“Assolutamente no, ho diretto corsi di training autogeni e di meditazione Zen per imprenditori e dirigenti di impresa nella mia città!”

La redazione del Curriculum Vitae:
Questo è un altro capitolo su cui ci sarebbe tanto da scrivere, ma rischio di dilungarmi troppo. Riporto solo tre suggerimenti utili. La tecnica da adottare è quella che caratterizza l’intero colloquio: sparar cazzate, non troppo enfatizzate, rimanete sul campo di ciò che sia umanamente credibile (evitare di scrivere di aver fatto parte del gruppo di astronauti della NASA o di essere uno scienziato).

Primo consiglio: Ogni esperienza professionale che avete svolto, può essere interessante se messa nella luce giusta. Esempio: Se vi hanno assunta a tempo determinato per sostituire l’impiegata incinta, impiegandovi solo a far fotocopie e a rispondere al telefono, verrà tradotta come “addetta alla gestione contabile”, oppure come “responsabile area vendite”.

Secondo consiglio: Non barate sul livello di conoscenza della lingua inglese! A meno che l’azienda non sia abbastanza sfigata è probabile che al colloquio sia presente il responsabile area vendite con l’estero per tenere con voi una conversazione in lingua. A quel punto rischiate che l’autocontrollo che ha tenuto a bada fino a quel momento l’ansia se ne vada a puttane e la conversazione si risolva in un “The cat is on the table, but where is the milk??”

Terzo consiglio: L’addetto al personale che dirigerà la conversazione si farà un’idea della vostra personalità dall’allegazione di interessi personali. Torno a ripetere: non esagerate con l’allegazione di fregnacce, rischiate che chi legge vi voglia mettere alla prova, per cui se scrivete di essere un esperto “Free Klimbing” poi in caso di assunzione spiegatelo voi alla vs compagna perché state andando a comperare tutta l’attrezzatura e state facendo un corso rapido sull’arrampicata, perché il Vostro dirigente d’azienda è anche lui un appassionato di alpinismo.
Saluts & in bocc at the wolf
Superfly

domenica, novembre 11, 2007

The party: The day after !


Salve a tutti gente! (leggere ascoltando: Sam Paglia - " Sweet Lavalamp 2")


Son sempre io, Little! C'ho preso gusto a scriverVi e poi ci tengo a relazionarmi su quella che è stata la mia prima festa di compleanno!!

Che dirvi??

Bè il compleanno è davvero una figata!! Ti riempiono di regali! Le attenzioni son tutte verso di te e tu puoi "paccare" di tutto, tanto quel giorno nessuno sta lì a riprenderti!!

Be, devo dire che oggi ho fatto nero il paparino! :D L'ho fatto girare come una trottolina di quelle che mi hanno regalato! :ih ih ih

Ora rovesciavo un piatto, ora camminavo, ora puntavo il televisore, poi gattonavo e mi tiravo dietro una seggiola, poi urlavo, strappavo il giornale dello zio, ripartivo e mi dirigevo verso il camino a toccar tutti quei begli arnesi di metallo.... alla fine l'ho visto veramente provato il vecio! :ih ih ih

Così impara a fà il fanatico con quella cacchio di corsa! Esce e mi lascia solo! Va bè, si è vero che in quelle ore dormo, ma lo faccio perchè mi sento protetto dalla sua presenza! Se esce, che protezione ho?? Per cui punizione!

Avviso per tutti gli infanti che si avvicinano anche loro al primo compleanno! Le cose da ricordarsi sono le seguenti:

Aspetti positivi: Vi verranno regalati tanti & tanti giocattoli! Peluche, birilli, macchinine con luci, ecc...Oddio ci sono i soliti parenti che si ostinano a regalarti quelle cacchio di tutine che ti stringono sempre il pannolone sul pisellino ed i genitori invece che inchiappettarseli son lì a ringraziare inchinandosi, uhpft!! :(

Poi c'è la torta ci compleanno!! Essendo il mio 1° compleanno e capitando di venerdì me ne hanno fatte praticamente 3!!! Abbiamo iniziato a festeggiare venerdì e siamo arrivati alla domenica! Che dire delle torte?? Che son bellissime & buonissime, coloratissime, decoratissime, ma purtroppo più buone son e meno te le fanno mangiare!! Si, giuro, i grandi te le tolgono sotto gli occhi e, tortura completa, te le mangiano davanti!

Consiglio spassionato a tutti gli infanti: Visto e considerato come funziona, approfittate subito del momento propizio e mentre tutti i parenti vi si piazzano alle spalle per le consuete foto di rito, allungate le mani senza alcun ritegno verso la torta! Approfittate del momento di disattenzione, riempitevi le mani, spalancate la bocca e mangiate più non posso. Vi assicuro che son davvero sublimi le torte!! Quando vi riprenderanno sarà troppo tardi!!

Apetti negativi: Bisogna sorbettarsi tutte le smanie affettuose delle zie, che consistono 9 volte su 10, su baci umidicci sulle guance, strizzate di guance ed abbracci strizza ossa!! Oh Signur! Oggi all'ennesimo abbraccio t'ho tirato un urlo che penso ad una zia ho fatto perdere del tutto la funzione del timpano destro!!

Ma la figata più grande del compleanno è averlo vicino al Natale e quindi non fai a tempo a goderti i regali (leggi: paccarli tuttti compleatamente), che te ne arivano di nuovi!! Ayooooooooo!

Salute Gente

Little Buddha Superfly

venerdì, novembre 09, 2007

Let's Get This Party Started !










Ciao a tutti gente!








Sono ancora una volta io, il piccolo a scrivervi. Si sono Little Buddha ed il motivo per cui mi accingo a buttare giù due righe è semplice. Pare sia arrivato il mio primo compleanno!!!








EEh ora ripenso a tutte le volte in cui quel rinco del mio vecchio, Superfly, tutte le volte che arriva il suo compleanno, si aggira per casa mugugnando e blaterando di sentire il peso degli anni, gli acciacchi e la scheggia infilata là dove non batte il sole, rimediata nell'ultima guerra. In fondo non aveva tutti i torti, anch'io oggi sento un pò il peso dei miei anni che pare volino!!








A proposito oggi compio il mio 1 anno!








Be che dirvi, la cosa più bella dei compleanni è la festa che ti fanno attorno!









ROCK & ROOOOOOLL






ALL NIGHT LOOOONG ! !






E poi il fatto che ti riempiono di regali, anche se qui il vecio mi stà mettendo in guardia sull'eterna incapacità delle donne ad azzeccare i gusti di noi maschi!!



mah!! a volte non lo capisco il vecio, deve aver avuto un'infanzia travagliata!!






Certo, toccherà beccarsi tutte quelle smancerie da parte delle zie, con baciotti umidissimi sulle guance, e abbracci strizza budella, ma ao per dei regali questo ed altro!






Comunque sia, ben vengano i regali e se mai vi capitasse di passare dalle mie parti, venite a fare quattro salti alla mia festa, musica & danze fino a notte inoltrata!!!






D.J. Shaft Superfly, per l'occasione!









Ciao a tutti!



Little Buddha Superstar


martedì, novembre 06, 2007

Oggi stacco la connessione con il cervello


Avete mai provato ad ascoltare il silenzio??


No??


Be, provateci un istante.....


Che ne dite?? Non è fantastico??



Come dite?? E' noiosoo00??


Siete dei superficiali, non sapete cogliere gli aspetti positivi della vita.


Meditate gente, imparate a meditare! oo0O0oHMmnnn....


Ora riproviamo!


Mettetevi al fianco della Vostra compagna indisposta


oppure se preferite della Vostra (futura?) suocera


o meglio ancora del vostro collega di lavoro che pare non abbia ancora intuito di essere in realtà una donna e di essere indisposto 360 giorni l'anno!



Quanto tempo siete riusciti a resistere senza urlare e senza avere istinti omicida??


Come dite??


Qualche secondo??


Eh eh eh...e ora provate a dirmi che ascoltare il silenzio non abbia poi il suo fascino!!!



Dopo una giornata passata con:


a) Sorella nevrastenica


b) Collega checca irrequieta....


colgo l'occasione per telefonare al mio barbiere di fiducia per un taglio radicale dei miei ricci ribelli (ultimamente sto perdendo la lotta, malgrado colpi di spazzola e quintali di gel).


L'appuntamento dal barbiere...aaah che favola. Entri e stacchi tutti i collegamenti con il cervello.

Spalanchi la porta e sembra quasi, come per magia, che il tempo si fermi!


Il profumo dello shampoo, il calore del phon, i sorrisi delle sciampiste!


Mi volto e trovo ad aspettarmi una comodissima poltrona in plastica simil pelle ad attendermi; al suo fianco, su di un tavolino sono posati una serie di riviste di una inutilità pazzesca, per rendere più gradevole quell'attesa.


Tra queste primeggiano:


a) La gazzetta sportiva


b) Max


c) Mens Health


Penso tra me e me che tutto ciò è fantastico! Mi immergo in letture prive di ogni contenuto che possano solo lontanamente farmi incazzare...o0O0ohmn...


Arriva una delle due ragazze che mi chiama, è il mio turno ed io non vedo l'ora di abbandomarmi nel massaggio delle sue dita sui miei capelli, tra una fragranza di schiuma e di profumi. Potrei quasi addormentarmi!


Difatti 9 volte su 10, alzandomi di malavoglia dallo shampoo iniziale, ci metto sempre un pò a raggiungere la postazione dove mi aspetta l'artista, il mio coiffeur, o' barbiere 'nsomma.


Barcollo semi addormentato come fossi ubriaco per poi cadere pesantemente sulla poltrona, dove noto con un certo raccapriccio che quello strano essere con una capanna di capelli informe, indefinita e indefinibile, sono in realtà io dinanzi ad uno specchio!


Sopra di me primeggia il viso simpatico e affabile de 'o barbiere, che puntualmente mi rivolge la stessa domanda:


"E come li facciamo oggi questi capelli??"


Ed io guardandomi con un certo disgusto e raccapriccio, mi ritrovo a rispondere sempre alla stessa maniera:


"E come vuoi farli! Taglia tutto!"


So già che dovrò affrontare una moglie incavolata che adora i miei ricci, ma la sfiderei a resistere a quell'oscena rappresentazione fisica della divinità greca della "Dea Medusa" .


Ma la cosa più fastidiosa è che ancora una volta, tagliati i miei capelli, dovrò sentirmi rivolgere da chiunque la solita battuta: "Ma lo sai a chi somigli?? A quell'attore che ha fatto, daiii come si chiama, ah si....Tutti pazzi per Mary"


Allora, precisamo anche questo punto. Io non assomiglio per niente a Ben Stiller, chiaro??


Saluts

Superfly

domenica, ottobre 28, 2007

Consigli utili per una felice gestione dell'essere umano "maschio"


Diciamocelo in completa franchezza, gestire un uomo non è affatto facile! Se almeno una volta provassimo a vedere la relazione di coppia dal lato femminile, bè realizzaremo che non rendiamo affatto semplice la vita al gentil sesso, anzi a volte pare che ci divertiamo a renderla davvero impossibile.



Da oggi, dunque, si apre la rubrica sul rapporto con il genere umano (??) maschile, ossia l'uomo. Un appuntamento quotidiano per mettere in allerta tutte le giovani fiduciose ed innamorate fanciulle, desiderose di metter sù casetta & famiglia, per la conduzione di una nuova vita coniugale fatta di abbracci, baci e tanta felicità.



L'uomo che riempie le vite delle donne, trasferendovi sicurezza e infondendovi tranquillità.
Gli uomini per cui vi dannate e torturate per rendervi sempre belle e disponibili, fiduciose che tutti quei sacrifici saranno poi ripagati dal loro amore....



....per accorgersi invece un giorno che non è affatto così, tanto da arrivare a desiderare la possibile "rottamazione" del coniuge, come avviene per le autovetture, tanto per vedere se quel catorcio di un maschio che vi siete beccate, può almeno essere sostituito con un più giovane e dinamico, (tanto, riguardo all'intelligenza ci avete rinunciato a priori!).







Intuisco cosa può pensare una donna di un uomo, "ma tutti sti cacchio di difetti dove li aveva che non me ne sono accorta?? O ero talmente gnoccolona-innamorata da non accorgermene o questo quà m'ha fregato ben bene, nascondendoli a dovere!"







Se avete scelto l'opzione 2, brave avete azzeccato! L'uomo copre abilmente tutti i suoi difetti (chi più chi meno), riuscendo a creare una figura che in realtà è completamente fittizia. Subito dopo le nozze ecco che....VOILA'...cadono tutte le coperture, si svelano tutti i trucchi ed improvvisamente vi ritrovate dentro casa un essere bruto che passeggia in ciabatte, mutanda boxer e canotta, con pancia prominente e lattina o bottiglia di birra in mano, emettendo strani rumori molesti e lamentandosi perchè la vostra sola presenza non gli consente di poter seguire con attenzione il suo programma culturale alla televisione: "Il calcio minuto per minuto!"







A quel punto potreste cadere in uno stato di profondo sconcerto. Ho un'amica che è ancora convinta sull'esistenza degli extraterrestri e che siano scesi nel giardino di casa sua sostituendo il suo meraviglioso maritino con un clone riuscito decisamente male!




Or dunque passiamo allora alla rassegna di tutti i difetti che caratterizzano l'essere umano maschile, mettendo in guardia tutte le giovani sprovvedute donne tanto desiderose di cimentarsi in una vita coniugale! Iniziamo subito con...



L'uomo e la sua autovettura (questo rapporto morboso e fedigrafo!):



L'uomo ha un rapporto con la sua autovettura che definire patologico è restrittivo!!

Volete fare un dispetto ad un uomo?? Infierite sulla sua automobile!! Un graffio sulla carregiata della vettura è una ferita che viene recepita quasi allo stesso livello (se non in alcuni casi patologici anche peggio) del tradimento della propria consorte!


Esistono due tipologie di uomo al volante:




a) L'impiegato di banca





b) Il top manager



a) L'auto dell'impiegato è sempre pulita, splendente e profumata! Passa l'intero sabato intento alle opere di pulizia e cura della vettura e nessuno può disturbarlo in questa attività che richiede attenzione e una cura particolare! Il bello è che tanto impegno,care fanciulle lo vedrete in un uomo solo in questa circostanza. Scordatevi che un giorno possa aiutarvi nelle faccende di casa. La risposta del 99,9% dei candidati di sesso maschile a tale domanda è: "sono troppo stanco!" cadendo in stato di coma catatonico sul divano della vostra casetta, dinanza alla Tv accesa. Ha appena l'energia sufficiente per cambiare canale! (In realtà vi sta pigliando pò culo!!!). Il restante 1% non risponde neppure e si trascina carponi fino a raggiungere il divano, per poi svenire dopo pochi secondi.


Nessuno deve influire su quell'idillio di prima giornata tra l'impiegato e la sua vettura, (proprio come se si trattasse di un vero e proprio rapporto sessuale): Piccioni scacazzatori, condizioni metereologiche avverse, giovani pronti ad appoggiare il loro didietro sul cofano della vettura scambiandola per un comodo divano, ma soprattutto...le donne al volante che intralciano il loro cammino per il lavoro!



Quando infatti si accorgono che hanno alle loro spalle una vettura guidata da una donna, puntualmente decidono di rallentare non consentendo alcun sorpasso alla malcapitata fanciulla. Ora si spostano sulla sinistra ora sulla destra ed un ghigno compare sul loro viso. La guida è un diritto che spetta solo all'essere umano in quanto maschio! Alle donne tale privilegio non è riconosciuto!



b) Attenzione al Top manager, è colui che ha la convinzione di essere il padrone della strada, come vera e propria divinità greca e per tal motivo chiunque e sottolineo chiunque, deve liberargli la sua corsia privilegiata: quella di sinistra quando ce ne sono due o quella di centro quando ce n'è una sola!!!


E' lui che arriva sparato con la sua auto appiccicandosi al vostro paraurti posteriore, con gli abbaglianti sfavillanti! Esatto, guida perennemente con la mano sugli abbaglianti che vi spara addosso con una rapidità mostruosa, come neanche le lucette comperate dal cinese per il vostro posticcio albero di natale ci riescono. Completo grigio, cravatta presidenziale, capello unto e bisunto di gel, sorriso sfavillante quanto i suoi anabaglianti ed una immensa faccia da culo sono le caratteristiche che lo contraddistinguono. Alla millesima sequenza di allampate di abbaglianti, dopo una serie infinita di insulti di irripetibile fattura, generalmente tutti aurugurano al Top manager la stessa fine... un'improvviso black out della sua amata autovettura in una strada di montagna completamente buia, caratterizzata da una serie infinita di curve a strapiombo sul mare....





L'uomo al lavoro (ovvero l'atteggiamento tipico del Pitecantropus Erectus):


Tutti gli uomini presentano sul posto di lavoro le stesse caratteristiche. Dal più scazzato, al più rampante, dal più brillante al più imboscato, tutti e ripeto tutti (tranne io, amore giuro!!), rincoglioniscono allo stato da beota infante quando sul posto di lavoro arriva la nuova collega.

Una gonna più corta, una camicia sbottonata più del solito ed il posto di lavoro si presenterà come neanche la peggior bettola di periferia...Sorrisi da ebeti, battute da idioti, penne e matite che cadono casualmente in terra, saranno all'ordine del giorno.

La caratteristica del Pitecantropus in amore è che si manifesta a tutte le età per tutti gli standard aziendali esistenti. Dal mega direttore, all'impiegato, dal fattorino all'usciere....





Ma torniamo alla vita coniugale:



Ricordate tutte le volte che vi ha detto che per lui il calcio non è importante e non gli interessa??

STA BARANDO CLAMOROSAMENTE ! ! !



Non esiste uomo che non sia un drogato di pallone!! Dinanzi ad una tv che manda una partita di calcio, anche l'uomo più intellettuale regredisce fino allo stadio più primitivo ed i primi sintomi che cominceranno a prodursi consisteranno in:



1) Perdita della parola


2) Perdita di ogni forma di vitalità (la pianta che è in casa vostra vi sembrerà la cosa più viva e dinamica dopo voi stesse).


3) Utilizzo intermittente e sporadico di una lingua straniera, fatta di incomprensibili esclamazioni e strane e volgari affermazioni (evito di riportare esempi per ovvie ragioni).



Un consiglio spassionato!

In questi momenti il Pitecantropus Erectus è estremamente vulnerabile, dopo aver perso quell'iniziale affetto per quello che credevate il vostro impareggiabile amore, capirete che queste trasmissioni televisive sono per voi oro colato (sissì, giuro!), in quanto potrete chiedere qualsiasi cosa al vostro consorte e lui, pur di poter continuare a seguire la partita di calcio (paaaallla...palloOne...), vi risponderà sempre di si!



Un mio amico durante la trasmissione dell'ultimo mondiale Germania - Italia ha visto arrivare la moglie munita di registratore e con dei fogli scritti. Gli ha sfornato circa un centinaio di domande alle quali lui ovviamente ha risposto sempre: "Uhmn??..see, si si, ma ssi!" Solo oggi si rende conto di esser caduto in un tranello. Sta ancora scontando parte delle richieste scritte dalla adorabile mogliettina, tipo: "Tutte le festività da qui al 2020 le passeremo dalla mia mamma!" E pensare che passano solo alla richiesta n° 15!




Il Pitecantropus Erectus finge! E' la sua abilità più grande. Finge di mostrarsi interessato quando gli raccontate qualcosa (mentre solo le sue cose risultano essere importanti), finge di ascoltarvi, ma soprattutto finge di dormire quando il bimbo piccolo si sveglia in piena notte in preda ad una crisi isterica sconosciuta.



Che dirvi?? Che biologicamente uomo e donna son due esseri completamente differenti e non son fatti per vivere assieme?? Ma questo già l'ho scritto!!! ..eh eh..
La parte divertente della vita coniugale è rappresentata proprio da questi fatti, altrimenti sai che noia vivere come dentro una soap opera ??? !!!





Saluts
Superfly




Ps. - quanto mi piace prendere in giro la gente...

lunedì, ottobre 22, 2007

Corso gratuito on line per un salutare rapporto con il genere "umano" femminile



In questi giorni ho avuto un'illuminazione, (ormai mi capita sempre più di rado, come i miei superpoteri).




Ho realizzato che sono Padre di un Figlio Maschio!


Ho una grande responsabilità, quella di ravvedere il brillante seppur sprovveduto erede di famiglia verso il gentil sesso! :eeek:



Gli ultimi giorni in cui ho accompagnato il piccolo al nido ho notato che gli hanno messo già gli occhi addosso due, tre bimbe! Per dinci ho pensato tra me & me ! Iniziano presto queste donne minuscole a rovinare i giovani!


Ho così realizzato che al piccolo erede di famiglia gli occorrevano urgentemente delle lezioni su:




"La donna, questo affascinante e misterioso esemplare umano - avvertenze sull'uso!"




Da oggi, dunque, si apre la rubrica sul rapporto con il genere umano (??) femminile, ossia la donna. Un appuntamento quotidiano per mettere in allerta tutti i giovani prestanti maschietti sprovveduti con gli ormoni in fermento (e dunque estremamente indifesi).




La donna, che riempie le vite di noi maschietti.


La donna per cui urliamo, ci danniamo, ci disperiamo ed escogitiamo le più mirabili imprese pur di conquistarle....


eppure...una volta fatto ciò....ripetiamo tutto l'iter al rovescio per fuggire da loro!!




Una volta mio nonno mi raccontò un aneddoto. Gli capitò questa cosa davvero curiosa durante il suo lavoro che volle raccontarmi una sera che andai a salutarlo nella sua bottega. Mio nonno faceva il sarto ed era davvero bravo. La sua clientela era rappresentata dall'elite dell'intera provincia, rappresentata da nobili, conti, importanti uomini politici, ecc...


A me piaceva andarlo a trovare, affascinato dai suoi "attrezzi da lavoro"- le enormi forbici di ferro, i numerosissimi rotoli di filo, la vecchissima macchina da cucire in ferro battuto e da dell'enorme ferro da stiro cha passando sugli abiti sbuffava lanciando nuvole di fumo e facendo spiccare ancor di più quell'odore di tessuti nuovi.


Mi raccontò per l'appunto che un giorno, venne a trovarlo uno dei suoi clienti più affezionati. Un conte molto stimato nella provincia, rinomato per le sue numerose proprietà terriere e in genere le sue ricchezze, ma anche per essere un viveur. Di lui si affermava infatti fosse un vero tombeur des femmes, e che in vita sua avesse avuto più di 10.000 donne.


Ogni mese mio nonno sapeva che doveva prepararsi nella realizzazione del suo nuovo abito, ovviamente con una nuova stoffa, pregiata e fatta arrivare apposta per lui. Ringraziava sempre mio nonno perchè i suoi vestiti gli "cadevano" come neanche glieli avesse disegnati direttamente addosso! Se aveva successo negli affari di lavoro, come quelli del cuore, gran merito era anche il suo!


Era sempre elegante e distinto, ricordava un pò il Gary Gable de' noi altri. Aveva vissuto sempre alla grande, tra esuberi, feste danzanti, donne...fino a quando il tempo e l'età non gli giocarono un brutto scherzo...s'innamorò! Eeeh si, proprio così e non di una donna sola purtroppo, ma di due!!


Si, lo so cosa state pensando: "E dove stà il problema??"


Eeh..che se le sposò tutt'e due! Non era riuscito a dir di no ad entrambe! E pensare che una volta la cosa gli riusciva così facile!!!


Il motivo?? Semplice! Prima si era innamorato di una bellissima mora ed ebbe paura di perderla, così la sposò, ma siccome era sempre lontano a bordo della sua barca...quella lontananza gli aveva giocato un brutto scherzo, si innamorò un giorno di una bellissima donna svedese, bionda, con gli occhi azzurrissimi, conosciuta in occasione delle sue peregrinazioni marittime. Anche in questo caso aveva avuto paura di perderla e così..... si sposò anche lei a bordo della sua nave!


Come?? Nooo...e mica stava lavorando!! Aveva deciso di fare il giro del mondo a bordo del suo jacht, giusto per provarlo prima di venderlo per uno più grande. La cosa chiese purtroppo molto tempo, molto più di quanto aveva pronosticato e nel frattempo si era dimenticato che a casa di moglie ne aveva già una!!!


E lì iniziarono i guai! Quella sera mio nonno gli provò il suo ultimo abito. Ormai era logorato dalla vita coniugale con non una, bensì due mogli!! In pochi anni gli avevano prosciugato l'intero patrimonio!!
E si che lui quando era single, non aveva mai badato al risparmio!! Anzi aveva condotto una vita fatta di sperperi, feste, viaggi, soldi buttati al giuoco eppure i soldi sembrava gli fossero appiccicati addosso, non se ne volevano andare! Questo fino a quando non decise di sposarsi!!
In poco tempo la sua enorme villa risultò troppo piccola, i suoi amati abiti furono dati alla Caritas, in quanto occorreva spazio negli armadi per i capi di abbigliamento della consorte (la 1°). Il bello era che presso un'altra sua proprietà si ripeteva lo stesso copione con la 2° moglie!!
Fù lì che realizzò che il guardaroba di una moglie può espandersi fino a occupare tutti gli armadi disponibili!
La 2° verità che comprese sulle donne, è che per una donna non c'è mai limite al numero di scarpe da comperare, (ma anche per le borse e gli abiti in genere).





L'ultima sera in cui mio nonno lo vide, per la realizzazione di quello che era il suo ultimo abito gli disse queste parole: "Ricordati Antò, bigamia significa una moglie di troppo, ma monogamia pure!!"




...e cos' se ne andò. In compenso il vestito nuovo del nonno gli fece fare un figurone dentro la sua lussuosa bara di mogano.




In effetti se ci pensate, da un punto di vista biologico, per un uomo e una donna vivere continuativamente insieme è una condizione estremamente innaturale. Siamo due razze completamente differenti!! E' come voler accoppiare un cane con un gatto!




Volete un esempio?? Meglio vi faccio un indovinello e vi sfido a dirmi che non avete risposto tutti alla stessa maniera (azzeccando l'ovvio quesito):





"Chi è che parcheggia un'auto in doppia fila su una via stretta bloccando tutto il traffico senza neanche mettere le quattro frecce per più di un'ora dinanzi ad una boutique di abbigliamento??"





Cosa?? Avete risposto tutti una donna?? Elementare Watson!!
E state sicuri che dietro questa apparente e frivola leggerezza c'è in realtà un piano diabolicamente macabro! Spaccare le balle agli uomini in auto e al contempo sperperare i risparmi di qualche ignaro consorte dedito al lavoro!

La donna al volante (piccola variazione sul tema, ma di fondamentale importanza per la vostra salute psicofisica a bordo della vostra amata autovettura):

Esistono due tipologie di donna al volante:



a) La super imbranata


b) La donna manager

a) La super imbranata la si incontra puntualmente quando siete in ritardo sull'orario di lavoro ed inevitabilmente è davanti alla vostra auto.
La S.I. non conosce la norma che vuole che si tenga la destra quando si è su un'autovettura e puntualmente guida al centro della strada, in quanto più sicuro, secondo lei, non consentendovi di fare alcun sorpasso. L'unico momento in cui la strada lo consente, inspiegabilmente Lei decide di mettere la freccia a sinistra, ma attenzione è solo un apparente lapsus, in realtà sta pensando ad altro e mette una freccia non per girare, no, in realtà sta pensando alle cose da fare durante la giornata e le conta con la mano battendo sull'asta della freccia ("dunqueee..allora...andare dalla estetista, comperare il regalo per il compleanno della Giovi, farmi i capelli dalla parrucchiera, comperare per l'occasione un paio di scarpe nuovee..").
La S.I. rallenta ai semafori verdi ed accellera quando scatta il giallo, lasciandovi soli, davanti ad un rosso a guardarla con un misto tra meraviglia, stupore ed odio, mentre lei si allontana continuando a battere i suoi conti sulla freccia.
b) Attenzione alla donna manager ha la convinzione di essere superiore all'uomo in ogni campo, guida compresa e ve ne accorgete da una guida che dire spericolata è veramente riduttivo.
E' lei che arriva lunga sullo stop e vedendovi arrivare con la vostra autovettura, abbozza un ghigno e decide di passare ugualmente all'ultimo momento facendovi imprecare di prima mattina, inchiodando sui freni della vostra amatissima e innocente auto!
E' lei che vi si appiccica al didietro della macchina e ora la vedete sporgersi sulla vostra sinistra, poi a destra, poi di nuovo a sinistra e di nuovo sulla destra.
A quel punto quando decidete di scoprire chi è il beota autore di tali manovre guardando dal vostro specchietto retrovisore, ecco la conferma: è una donna! La vedete con fare superiore ed indicarvi di farvi da parte in quanto Lei ha delle urgenze superiori alle vostre e dovete darle per forza la strada! In realtà è in ritardo con l'appuntamento dall'estetista.

La donna al lavoro ( la salute psicofisica alla vostra postazione di guerra):

Che la donna sia brillante sul posto di lavoro, questo è indubbio. Che lo sia molto di più rispetto ai suoi colleghi maschietti è vero anche questo ma tutta questa intelligenza ed arguzia, vanno a farsi benedire nel momento in cui nella stessa azienda, per lo stesso ramo produttivo, o lo stesso settore, entra a far parte....una nuova presenza femminile!! Peggio se è anche bella e avvenente!
(Si, è vero, a quel punto i colleghi maschietti sbaveranno tutti ai suoi piedi, non considerando più l'altra, il che farà accrescere tutto il suo odio verso la collega).
Quelli che erano i suoi principi cardine, inviolabili sul lavoro quali: la disponibilità, la collaborazione, la propositività, verranno sostituiti con: competizione, rivalità, sfida, gara e lotta!
Sarà una battaglia senza superstiti, a colpi di phon e appuntamenti sempre più frequenti dall'estetista e dalla parrucchiera. Purtroppo ahimè a farne le spese saranno sempre loro, i "colleghi maschi" i quali saranno i principali destinatari dei loro malumori e dei loro "scud".
Ma torniamo alla vita coniugale. Ricordate che quei permessi per uscire con gli amici la sera a bere o per andare all'appuntamento per la partita di calcetto, quando eravate fidanzati??
Bene, scompariranno una volta sposati!!!
Ricordate sempre: è più facile ottenere dalla propria moglie un perdono piuttosto che un permesso!
Gli uomini una volta sposati hannola loro "mezz'ora d'aria quotidiana".

Si avete capito bene, è questo il permesso che si riesce ad ottenere una volta pronunciato il fatidico "si, lo voglio!"

Il riferimento temporale è stato legalmente riconosciuto grazie alle interminabili e infuocate riunioni tra l'associazione femminile "R.S.S.U.G.T. rendiamo schiavi e stupidi tutti gli uomini del globo terrestre" ed il sindacato di rappresentanza maschile "S.O.S.C. - sindacato omo schiavizzato dalle consorti."

Là dove un tempo esisteva un uomo libero, con la sua chioma fluente al vento, lo sguardo perso verso l'infinito, atletico, bello ed impossibile, dopo il matrimonio l'immagine si trasforma in un essere deforme, gonfio, con le borse sotto gli occhi, la barba lunga di alcuni giorni e lo sguardo perso a terra...



Là dove un tempo l'uomo osservava il proprio portafoglio rigoglioso, felice di sperperare i propri soldi in qualcosa di (in)utile, ora osserva il nulla, se non qualche ragnatela, della polvere e la sabbia dell'ultima volta che è riuscito ad andare in spiaggia...ossia tre anni addietro.
Giovani lettori che sentite il bisogno di completare la vostra splendida storia d'amore con il sacro (?) vincolo del matrimonio, ricordate sempre:
"Una coppia sposata è bene assortita quando entrambi i coniugi sentono il desiderio di litigare nello stesso momento".
Per cui figlio mio, ora che ti accingi in questo mondo, mentre meno te l'aspetti, mentre giuochi al pallone, potresti sentire una vocina dolce richiamare la tua attenzione. Ti volterai e noterai una splendida creatura, graziosa, gentile, leggiadra. A quel punto sentirai i tuoi ormoni andare in subuglio, calma fa un bel respiro profondo e tra le tante vocine che ti ronzano dentro la testa ne sentirai una che si chiede:
"ma è troppo bella dov'è la fregatura??"



Bene figlio mio, è quella vocina che devi sempre ascoltare!!!





Saluts
Superfly